Di Artemisia
Non c'è dubbio che queste torte plissettate sono belle, sia crude che cotte, come vestissero un abito di Capucci. Quindi questa ve la propongo con tutte le luci, sia cruda che cotta. Accompagnò uno Chamapagne, in un aperitivo Covid19. Tutto si basa su una pasta con lo strutto più che magnifica, lo stenderla fine fine, il plissettarla, il fare una torta molto bassa, sottile. La madre è l' Erbazzone. Reggio Emilia; la cugina, la Torta crespa con indivia riccia.
Pasta con lo strutto
250g di farina00, tre cucchiai di strutto, un pizzico di sale, tanta acqua tiepida quanta ne occorre per un impasto morbido. Farlo riposare 10' sotto una pentola calda (quella dove avete scaldato l'acqua, asciugata).
Farcia
400g in tutto, tra crescenza (la maggior parte) e un vasetto di yogurt greco intero da 170g.
Mescolare.
Allestimento e cottura
Preparare una teglia con un diametro di 34cm, bordi bassi (ho usato un testo di rame), sul fondo fare un giro d'olio d'oliva.
Dividere la pasta in due, una parte un po' più grande.
Stendere molto finemente quest'ultima, a disco, con l'aiuto di un po' di farina.
Deporla nella teglia, bordi ricadenti.
Mettervi la farcia, stenderla.
Disseminare di aneto e maggiorana. Non a caso è primavera, avrete erebtte, mettete le preferite.
Altro disco sottile, un po' più piccolo. Metterlo sulla farcia. Rifilare i bordi, tagliare via l'eccesso.
Ribattere sul coperchio i bordi ricadenti della pasta facendo drappeggi.
Adesso pizzicottate sia la superficie del coperchio che i bordi, per fare delle crestine che diverranno dorate e croccanti. Visto che ci siete, fate ghirigori, ad esempio una spirale. Al tempo stesso piccole lacerazioni che si produrranno faranno sfiatatoi.
Fare un bel giro d'olio d'oliva su tutto il coperchio e i bordi.
Disseminare di sale grosso.
Forno a 180° per 35/40' (fino a bella doratura).
Buona calda, come a temperatura ambiente.
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