sabato 18 maggio 2019

Fagioli al fiasco. Toscana


Da Artemisia

Vengono esaltate con il fiasco - dico la ricetta toscana, ma la cuccuma, magari di coccio, al fianco del fuoco con i fagioli dentro corre per tutt'Italia - le caratteristiche di faglioli eccellenti a buccia sottilissima, che non hanno bisogno nemmeno di ammollo, come gli zolfini toscani, o i cannellini di Atina, o i fagioli del purgatorio della Tuscia viterbese. Ma vanno bene anche normali cannellini prima ammollati. Vanno mangiati tal quali, o con aggiunta di pasta, come per i tagliarini e fagioli. Qualche volta ho aggiunto un po' di pomodorini, una foglia di alloro, una di salvia.

Mettere i fagioli (tenuti a bagno per una notte se non sono del tipo a buccia finissima) nel fiasco, coprire d'acqua - circa il doppio del volume - aggiungere olio d'oliva e uno spicchio d'aglio.

Fuoco al minimo, e ore e ore di cottura; dipende dai fagioli, ma potrebbero essere anche dieci. 

Alla fine però avrete cottura perfetta: tenuta del fagiolo, e morbidezza insieme.

Salare dopo la cottura.















3 commenti:

Pellegrina ha detto...

Mai mangiati, una ricetta che mi sa tanto di camino e bottiglia lasciata cuocere tutta la notte nei resti del fuoco.

mammadeglialieni ha detto...

Magnifici zolfini, hai detto bene...cotti nel fiasco, una raffinatezza. Che bontà!

isolina ha detto...

Invidia magna!! un mitico piatto,mai neppure assaggiato. Sempre rimasta sul modo solito. Essa che ho perfino il famoso pignatto, il recipiente di terracotta che venne prima del fiasco, per la cottura lenta nei carboni e cenere del focolare

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