mercoledì 29 agosto 2018
Schiacciata con l'uva. Toscana
Di Isolina
Dovevo portare un dolce per una serata di fine estate a casa di mia cognata, e doveva essere cosa da mangiarsi con le mani o comunque senza piatto. Quindi, anche per rendere omaggio all'intrepida vite che quest'anno ha voluto sfoggiare una produzione incredibile, ho provato a fare questa cosa, grande classico della stagione (a me ricorda il pane con l'uva della mia infanzia, che si trovava in tutte le panetterie lombarde). L'uva è San Giovese, ovviamente! I molti toscani presenti hanno approvato, con mia grande soddisfazione.
Ho lavorato nella planetaria con il gancio, a moderata velocità, 500g di farina00 ,35g di lievito madre essiccato (del Molino Rossetto, veramente raccomandabile) , 4 cucchiai d'olio d’oliva e 100g di zucchero, aggiungendo poco per volta 300ml di acqua.
Ottenuta una bella palla liscia e compatta, l'ho rovesciata sulla spianatoia infarinata, l'ho coperta con una ciotola di pirex precedentemente scaldata e l’ho lasciata lievitare per circa due ore.
Nel frattempo, ho pazientemente sgranato grappoli d'uva San Giovese fino ad ottenerne una quantità che mi pareva sufficiente a fare i 4 strati necessari per due teglie rettangolari (come prescrive la tradizione) di 27x19 cm. Penso che i chicchi fossero un po' meno di un chilo.
La pasta lievitata l'ho divisa in 4 parti uguali.
Ho steso una prima parte e l’ho adagiata nella teglia spennellata d'olio d’oliva, vi ho sparso i chicchi d'uva ben fitti, ho spolverato abbondantemente di zucchero.
Ho coperto questo strato con altra copertina di pasta, ho cosparso di chicchi d'uva meno fitti, ho spolverato di zucchero e ho versato con mano leggera un filo d'olio d’oliva.
Stessa procedura per la seconda teglia.
In forno a 180° per 35’.
Per ragioni logistiche ho tagliato il tutto a quadrotti.
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3 commenti:
amo la schiacciata ma non i semini dell’ uva..
capisco, un po' noiosi sono,ma...
Mi piace la rusticità di questo dolce.
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