sabato 29 agosto 2015
Insalata di melone, fichi, mele.
Di Pomaurea e Artemisia
Si stava insieme nella cucina veneziana a preparare una piccola cena da mangiare in altana - tornavamo da Rialto con un carrello colmo di frutta, tra cui un meloncino, dei fichi neri e bianchi, due mele smith (da A. amate per l'acidula croccantezza). Meditazioni: le cosidette macedonie possono assai variare a seconda non solo di quale frutta, ma anche di come allestita. Questa è una combinazione che a tutti è piaciuta assai. Tremori: le mele attendendo sarebbero annerite? NO. Il piatto è stato allestito, rivestito di pellicola, schiaffato in frigo per qualche ora prima di essere mangiato e le mele erano bianche come prima. Insieme a questa insalata di frutta, dei sigari di cialde arrotolate e farcite di crema di limone e del croccante, tutto da zona Rialto. Decidiamo di non mescolare, ma acciambellare; non vogliamo la macerazione che assimila, ma la congiunzione distinta; quindi, tre soli frutti (inoltre, i fichi maturi che fine farebbero se ammucchiati?). Nel menu di Fine agosto 2015. Venezia, altana. Cena della luna quasi piena.
Due mele acidule e croccanti affettate finiscono in ciotola con il succo e la buccia grattugiata (essenziale) di due limoni.
Il melone viene tagliato in dadolata regolare e minuta (essenziale) e finisce al centro in cupoletta.
Intorno un fitto anello di fichi neri e bianchi decapitati, dimezzati e alternati.
A fare da aureola gli spicchi di mela, sovrapposti e infilati tra fichi e bordo del piatto leggermente in risalita.
Solo su questi una spolverata di zucchero.
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3 commenti:
quando semplicità e perfezione.. sull'altana poi!
Dovete venire :)
non sai quante volte ci pensiamo...
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