venerdì 8 maggio 2015

Agretti arrabbiati in padella



Di Isolina

Agretti altrimenti chiamati, credo impropriamente, barba di frati, oppure rosacei come anticamente, sembra. Comunque sia, ortaggio strettamente stagionale e buonissimo. Ora poi che si trova anche in mazzetti praticamente puliti, è meno laborioso da preparare. Quando vidi tali ordinati mazzetti, chiesi al personale del negozio (km 0, campi accanto) se si fosse inventata una macchina per farlo, e mi fu risposto: "No: il nostro pakistano!". Questa praticamente è una non ricetta. Credo che il modo più comune di ammannirli sia in insalata dopo bollitura brevissima e così ho sempre fatto. Ma mi venne in mente di provare altrimenti, e credo che altri abbiano altre esperienze, Dede, per esempio, parla di connubio con burro e formaggio, certamente goloso.

In padella olio d'oliva, un pizzico di peperoncino, una certa quantità di cipollotti finemente tagliati.

Appena l'olio è caldo, calo anche dell'aglio sminuzzato. A fuoco vivace, faccio andare, finchè vedo che la cipolla incomincia ad imbiondire.

Calo gli agretti e cuocio, sempre a fuoco vivo e rimestando, per qualche minuto. Sale.

Il massimo della semplicità.




1 commento:

la belle auberge ha detto...

Mi piacciono gli agretti semplicemente scottati e conditi con un filo di ottimo olio e un nonnulla di agro di limone. Ho visto da qualche parte una presentazione un po' pretenziosetta ma credo buona: agretti scottati e arrotolati a nido con all'interno un occhieggiante ovetto che sembra cotto in cereghino.
Forse e' messo crudo e passato al forno per la cottura, ma credo che, in questo caso, ne soffrirebbero gli agretti (immagino diventino un po' mosci).

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