Da Isolina
Un volta, mille anni fa, due stanchi viandanti approdarono a un piccolo, scuro posto di ristoro, in alto sulla collina di Kyoto. Conobbi in quel posto un mangiare, d'altronde semplicissimo e ripetibile (non come altri assolutamente inimitabili della cucina giapponese) che mi dissero chiamarsi scattered sushi, edomae chirashizushi, sushi sparpagliato alla maniera di Edo. Praticamente è un piatto (meglio ciotola) che contiene quasi tutti gli elementi di un sushi, ma in modo non costretto. Sotto il riso, sopra varie piccole cose. Quello originale conteneva tonno appena passato al vapore, qualche verdurina non da noi identificabile e ovviamente, un tepido bianchissimo riso. Le possibili varianti naturalmente sono infinite. La mia imitazione:
Riso bianco bollito (non avevo riso tondo da sushi, ho sostituito con basmati ed è andato benissimo).
Una sottilissima frittatina (due uova, in larga padella) tagliata a fini striscioline.
Del broccolo bollito e ripassato in padella con poco aglio.
Dei gamberetti appena scottati.
A parte una salsina scura di soia, mirin, olio di sesamo, peperoncino (quest'ultimo certo non giapponese ).
3 commenti:
Chirashizushi, o chirashi. Un sushi casalingo che non ha niente da invidiare ai suoi fratelli arrotolati.
Come sempre le tue ricette sono ottime e le foto fanno venire l'acquolina in bocca!
Grazie! allora il nome giusto è chirashi? Forse lo avevano anche detto, ma poi tradotto per noi poveri esteri alien
bella idea per cena o pranzo veloce, grazie!
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