Di Artemisia
Questa del disegno è la cara amica Orsy, amante dei gatti e cuoca esperta, esigente e schiva. Feci conoscenza con le Pie anglofone mille anni fa, in un ristorante di Madonna di Campiglio. Un ristorantino, si direbbe: piccolo, con il cuoco gestore sempre in sala, un uomo riservato che sembrava essersi rifugiato lì per stare tranquillo. Invece di polenta e funghi, offriva una pie di coniglio, che faceva l'effetto di un piatto molto esotico. La apprezzai subito molto, tentai di riprodurla; come vedete, è una pie inglese molto italiana.
Rosolare un coniglio disossato, a pezzi, in olio d'oliva.
Bagnare con un po’ di vino (rosso o bianco).
Erbette e aromi. Insistere; il coniglio ne ha bisogno. Qui si apre la possibilità di variazioni e personalizzazioni.
Preparare delle verdure (funghi, crudi o trifolati; porri sbollentati tagliati a rondelle, carciofi affettati e soffritti etc., da soli o insieme).
Rivestire una pirofila con sottile fette di pancetta tesa non affumicata.
Metterci il coniglio rosolato e le verdure.
Coprire con due uova battute insieme a parmigiano e uno spruzzo di panna fresca (o yogurt).
Pasta:
200g di farina00, 100g di burro, un uovo, un pizzico di sale.
Coprire la pirofila con un coperchio di pasta.
Spennellarlo di uovo battuto, fare un camino.
Mettere in forno già caldo a 180° per 30'.
Nessun commento:
Posta un commento