mercoledì 17 ottobre 2012

Tergoule normand, un dolce antico di riso e cannella. Francia. Normadia


Da Isolina

Por' s’empli' la goule
Y faut d’la teurgoule
Y faut d’la fallue itou
C’est cha qui fait bère un coup
Pou' s’empli' la goule
Y faut d’la teurgoule
Car no s’ra terjous gourmands
D’nos vieux plats normands. 

 
Ricetta che risale ai tempi di Louis XIV, su questo sono tutti d'accordo. Poi varie ipotesi, perchè certo gli ingredienti necessari, riso e cannella, non erano comuni in Normandia. Alcuni dicono che fu il re stesso a distribuire un carico di riso e una quantità di spezie requisite agli spagnoli a una città assediata. Altri dicono che furono dei corsari che portarono riso e cannella frutto di una loro fortunata spedizione, a Honfleur. Comunque sia è in fondo una specie di riso e latte glorificato che è piaciuto moltissimo. L'aspetto non è attraente, così dopo la prova in corpore vili, ho aggiunto un leggero coulis di mirtilli e, per impreziosire, delle stupende chicche che mi furono donate. E per questo i normanni mi metteranno al bando, ma vi assicuro che cosa buonissima è. La ricetta avverte di non dubitare della piccola quantità di riso, che è assolutamente sufficiente, e così è stato.

Per 4 persone.

Si imburra bene uno stampo a bordi alti (sono previsti 30g di burro in tutto), del tipo da soufflé, diametro 20 cm.

Vi si versano 50g di riso da risotto, 50 g di zucchero, 1 l di latte intero.

Si taglia 1 baccello di vaniglia (nella tradizione volevasi cannella, ma Cuisine et Vins de France dice vaniglia e così ho fatto) in due, si grattano via i semi facendoli cadere nel latte e poi si aggiunge anche il baccello.

Si aggiunge il restante burro e si inforna a 180° per circa 2 h.

Durante la cottura, rimestare due o tre volte per affondare la caramellizzazione nel riso (questo nelle ricette tradizionali non viene fatto, lasciando che il caramello si formi solo in superficie).

Versione di Artemisia


Fatta, con riso originario e cannella. Il piacere delle ricette che parlano di luoghi. Come ho letto in alcune ricette, dopo che ha cotto per due ore, l'ho lasciata nel forno fino a che non si è raffreddato; in alcune ricette cuoce per molte più ore delle nostre parche due; sospetto vivamente che fosse uno di quei piatti che cuocevano nel forno a legna alla fine del ciclo d'uso, quando mano a mano andava raffreddandosi.




1 commento:

isolina ha detto...

!!! Credo proprio che fosse così. Alcune ricette danno cottura di 4 ore. E forse anche il riso era diverso

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