No, non è una gallina; è un uccello africano dalla testolina grinzosa e colorata appuntata in cima a un nudo collo sottile, la livrea di piume gonfia e meravigliosamente punteggiata, e pare anche un canto o un grido particolarmente penetrante; lì nell'assolata patria, felicemente selvatica ancora scorazza, padrona del suo destino (l'abbiamo vista a schiere seguire elefanti); egizi e romani la apprezzavano, il medioevo la fece sparire dalle tavole occidentali, gli esploratori della rinascenza la recuperarno: un veneziano, a quanto pare, su una nave olandese; ora ricompare sulle nostre tavole spesso costretta all'allevamento, lei che (assai trasgressivamente agli occhi dell'allevatore) ama appollaiarsi sui rami degli alberi e deporre uova in anfratti segreti ove l'umano stenta a trovarle. Carni molto magre, ricche di proteine, saporite, aromatiche, fagianeggianti. Adatta alle diete, ma se la si vuole rendere opulenta le giovano vestarelle grasse, per ciò la trovate qui di seguito spesso avvolta in guaine di burro o fasce di pancetta, e per sovrammercato mummiforme, stretta in bende che le conservano intorno succhi e umori.
Faraona agli agrumi di casa
Faraona in tegame con nettarine e limoni
Faraona con prugne fresche e cannella
Al limone e limoncello
Laccata alla melassa di melagrana
Con pere Calvados e pain d'épices
Al vino rosso e cannella con mele cotogne
En momie con erbette e limone
Con il cavolo verza
Al cartoccio con composta di mele e cipolle
Faraona al cartoccio con salsa di sopressa e amaretti
A fuoco lento
Cappellacci di faraona al cioccolato conditi con salvia e arancia
Con torrone morbido al cioccolato
En momie con i fichi freschi
Faraone e gamberoni
2 commenti:
queste faraone...più atte a sedere su un trono che a soccombere in padella anche se è pur sempre una morte gloriosa...piuttosto che morire nel proprio letto!
:)
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