giovedì 12 gennaio 2012
PADOVA. BO. LA SCALA DEL RETTORATO,
No, non ricordavo questa scala; eppure ora che l'ho rivista mi ha straordinariamente colpito: lo spazio, innanzitutto; questo lo si deve a Giò Ponti, anni Trenta del Novecento. Uno spazio perfetto, solido, cilindrico, ascendente. Gli affeschi (ancora Giò Ponti, la crescita dell'umanità nel sapere, qualcosa del genere) e il ragazzo ( Arturo Martini, 1946, Palinuro; che io in effetti immaginavo cinto di bianca barba, che qui sta a ricordare un martire giovinetto partigiano Primo Visentin, detto Masaccio) a pari merito. Il piatto colore pacato e opaco, il morbidolucente bianco marmo.
Nel Bo, l'Univeristà che ricorda orgogliosamente nel nome la ex macelleria in cui albergò agli albori.
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7 commenti:
davvero splendida,ci starei ore ad ammirare questo capolavoro.
baci
la prossima volta che ritorno a Padova vado ad ammirarla, grazie Artè!
Ciao,
volevo avvisarti che il 23 febbraio ci sarà un incontro a Venezia, presso la Scoletta dei Calegheri, tra blogger che parlano di Venezia e di venezianità. Vieni?
(Walter)
simpatico! chissà...se potrò verrò :))
I came to your blog from Chiara, You have a beautiful blog. Breathtaking!! I am following your blog and would love if you would visit my blog too. Thank you and congratulations on your award. Blessings, Catherin xo
Ho ricevuto anche io l'invito per quell'incontro a Venezia, se ci andrai mi piacerebbe molto conoscerti Artè, ne riparliamo, ok?
@ well arrived, Catherine :))
@ Chiara, chissà, speriamo di sì.
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