Di Artemisia
Questa famiglia di zuppe declinabili all'infinito - pane carasau, un brodo, del pecorino, erbe, carne o verdure - mi garba assai e continuo a suggerirla. Servitela calda; è una zuppa soda, poco bagnata. Fatta per Marzo 2011. La cena dei limoni confit. La pensosa, preziosa Alice era con noi. Altre zuppe AAA di questo tipo: zuppa sarda di agnello e finocchiella, zuppa di zucca, ricotta e salvia, zuppa di zucca e verza.
Questa volta è stata così assemblata (per sei):
una piccola verza sbollentata e a pezzi, abbondante fiore sardo semistagionato più che buono grattugiato (100g almeno), foglioline di mentuccia o nepitella che dir si voglia (un bel ciuffetto, non lesinate).
Fate strati in una taglia da forno, iniziando e finendo con il pane carasau e il pecorino, salando e pepando con pepe nero appena macinato.
Quindi versate una tazza di brodo di agnello nella teglia.
Forno già caldo a 180/200° per 30'.
3 commenti:
Mi attizza veramente molto, anzi di più!
Sicuramente buonissima.
suggerisco ogni versione, ad libitum.
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