mercoledì 18 dicembre 2024

Minestra di carciofi e fregula con il brodo di carne



Da Artemisia

Questa ricetta di Isolina mi ispira e la traduco in un risotto con i carciofi al limone; poi, avendo un ottimo brodo, la eseguo alla lettera. Ottima, deliziosamente isolinica. Alla ricetta aggiungo qualche nota e alcune dosi.






Di Isolina

E' tempo di olio nuovo. Il mio amore per la fregula iniziò in modo del tutto platonico. Ne avevo letto, ma non la conoscevo de visu. Un giorno, tanti anni fa, visitando un meraviglioso negozio di Cambridge (US, no UK) chiamato nientemeno che Formaggio Kitchen, che cosa vedo? Lei, la fregula; esclamo a voce piuttosto alta: "La fregula!". Zac, la compero. Da allora, mai più mollata. Anche perchè ormai si trova dappertutto o quasi.

I carciofi li affino e pulisco fino al giusto punto (detesto trovare foglie dure). Poi li taglio in piccoli spicchi. Per due persone, da due a quattro, a seconda della stazza.

Li metto a rosolare in un tegame con olio d'oliva, 3 spicchi d'aglio ridotti in crema, un peperoncino fresco piccolo, privato dei semi e tagliato a filetti, abbondanti foglioline di maggiorana, 2 belle strisce di scorza di limone (senza la parte bianca) tagliate a filettini sottili.

Appena l'aglio incomincia a prendere colore, metto i carciofi, salo e mescolo. Incoperchio e cuocio a fuoco dolce per 5'.

Intanto metto a bollire il brodo (che sia buono, 600ml circa) e al momento giusto ci butto una cup di fregula.

Appena la fregula è al dente, aggiungo i carciofi e faccio bollire ancora qualche minuto.

Il piatto può essere aggraziato da foglioline fresche di maggiorana e da altri filetti di buccia di limone.

In tavola, abbondante parmigiano.







7 commenti:

Caty ha detto...

mai sentita nominare ma d'altra parte io passo di qua per imparare ed il piatto è proprio da gustare!

Anna Lekatiki ha detto...

mmmhhh ... mi sembra di sentirne il profumo, è da provare anche se ho sempre preferito la fregola asciutta.
La condisco con i carciofi crudi tagliati a velo, olio nuovo verdino, bottarga (a pezzi e in polvere), pepe e null'altro. E' un piatto che anche nel freddo inverno mi scalda il cuore.

isolina ha detto...

Che interessante Anna! Proverò senz'altro. La fregula la fai bollire in acqua? A proposito, tu dici fregola, non fregula: differenze regionali, tutte e due vanno bene entrambi o che?

Anna Lekatiki ha detto...

Io uso la dimensione media e la lesso come una normale pasta, ma occorre assaggiarla per verificarne la cottura (i tempi cambiano a seconda del produttore). Aggiungo la bottarga dopo i carciofi e l'olio in modo che la fregola sia tiepida e non ne alteri il sapore e la consistenza. Dico fregola perchè è uno di quei termini sardi che spesso vengono italianizzati e a casa mia l'ho sempre sentita chiamare così. Ci sono anche varianti micro-regionali, ma prevedono denominazioni diversissime come cascas o succu (da non confondere con un omonimo piatto di tagliolini e zafferano)

artemisia comina ha detto...

uhmmm cara anna, ho la viva impressione che potresti passarci qualche ottima ricetta (come questa).

Paula Feldman ha detto...

Direi che le fregule con carciofi mi ispira proprio....da noi le fregule si usano in brodo. Si chiamano 'fregulen mai' che in ligure vuol dire sbricciolare con le mani. Grazie per l'idea. Tra non tanto avremo i nostri carciofi! un abbraccio da ponente, P

Anna Lekatiki ha detto...

Cara Artemisia, lo spero! un piccolo contraccambio alla cornucopia di meraviglie che vedo e apprendo in queste stanze

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