venerdì 17 settembre 2010

BORGOGNA. LA CASA NELLE VIGNE.






In un silenzioso villaggio dei celebrati vigneti della Côte-d'Or se ne sta una chiara casa dolcemente scolorita dalle chiuse imposte bianche, quattro camini agli angoli del tetto, un composto e alto cappello di tegole scure e in generale un insieme di così semplice e armonica simmetria che sono stata presa da subitaneo amore. Sembrava dormiente come tutto, qui.

Si affaccia sulle vigne e si cinge di un piccolo muro di pietra; ha un'aria direi settecentesca. Vicino a lei rilucevano campanule blu.

Ho cominciato a lavorare di fantasia, sul come potrei trovarmi qui, tra viti e falchi e silenzi e parlar di vini; intanto sceglievo le tappezzerie e i servizi di piatti, e solo su quest'ultima faccenda tutto filava liscio come l'olio e presto ero arrivata a stabilire anche il colore del gatto.

Nel villaggio c'era un unico punto animato, un bar con pochi avventori che nel silente deserto in sei sembravano tanti e molto chiacchieranti: si conoscono tra loro e quando entriamo si girano tutti insieme a guardarci.

Ancora una volta, torna alla mente Simenon.

5 commenti:

isolina ha detto...

Faccio così anch'io. Il gioco di abitare nelle case che piacciono. Fantastico e raro quando trovi un posto così giusto che non cambieresti niente. Allora è difficile staccarsi

papavero di campo ha detto...

queste le case che mi piacciono coi segni del tempo incalcolabile e senza quei restauri forzati d'una certa ossessività francese che alla fine sembra tutto finto

Anonimo ha detto...

Si, sempre meglio Simenon di Vargas.perchè i vecchi bar, o le osterie, come le case hanno un'anima che manca totalmente a quelli restaurati. o è una forma di nostalgia che è comunque un segno di vecchiaia?

oliva ha detto...

ciao a tutti,
sto cercando di mettere insieme delle serate ispirate al cinema italiano (ma anche alla letteratura o alla musica - ma devono essere italiane) con un menu di tre ricette di cucina italiana.
Se avete idee e/o suggerimenti vi prego di mandarmeli o pubblicarli qui!
Grazie!!!
www.dueolive.com
info@dueolive.com

artemisia comina ha detto...

le vecchie case sono organiche, quasi vegetali. i materiali invecchiano come la rosa che si sfoglia. i nuovi materiali invecchiano male.
PS: conosco quel "difficile staccarsi".

@ oliva, non so darti suggerimenti, mi spiace!

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