lunedì 23 marzo 2009

Crema di fave. Bakla ezmesi, Fava. Turchia


Siamo in due raccolte.

Verdure e vegetali, divisi in:
Insalate. Di tutto un po'; Insalate. Radicchio; Insalate. Con la frutta; Terrine; Ripieni; Polpette e crocchette; Fritti; Puré Mousse e Gelatine; Timballi, Timpani, Turbanti; Timballi, Timpani, Turbanti. Zucca; Sformati e Pasticci; Sformati e pasticci. zucca; Sformati patate; Dal indiani; Questo e quello; Cavoli broccoli brassicacee; Patate; Asaparagi e Carciofi; Peperoni e melanzane; Radicchio; Zucchine; Zucca.

Siamo nella raccolta Cucina Turca, entro la più ampia raccolta Medio Oriente Nord Africa. Con questa ricetta, a seconda della fluidità o rassodamento passiamo dalla Vellutata turca di fave secche, alla Fava o budino di fave di Istanbul, a questa Crema.

Da Artemisia Comina.

Un meze molto presente nella cucina turca. L'ho proposto anche nella forma budinizzata, grazie alla facilità con cui una crema di legumi rapprende: Fava o budino di fave di Istanbul. Ma aumentando la fluidità, possiamo avere la Vellutata turca di fave secche, Purtroppo quando ho cucinato la vellutata e il budino, o la prima volta della crema - nel menu di Marzo 2009. Una cena medio orientale, poichè si va in Turchia - non avevo il sommacco. Nelle foto diurne, del 2024, dopo un altro viaggio a Istanbul, finalmente mi decido e si può ammirarne la spruzzata rossa sul delicato verde delle crema.

Mettere a bagno 500g di fave secche senza buccia per alcune ore.

Sgocciolarle, metterle in pentola con due grosse cipolle pulite e spaccate in quattro, coprirle abbondantemente con acqua.

Tenere pronta alla bisogna una pentola con acqua bollente per rimboccare.

Farle cuocere finché non sono morbide (un’ora e mezza, due).

Frullarle con un ciuffo abbondante di foglie di prezzemolo triturato (alto il rischio che altrimenti si avvolga alle lame).

Salare
.

Nel frattempo avrete messo a bagno per un’ora, in acqua ghiacciata, mezza cipolla rossa tagliata ad anelli sottili.

Scolarla, asciugarla.

Versare la crema in un piatto.

Decorare con foglie di menta e anelli di cipolla.

Servire condendo solo all'ultimo momento (viene presto assorbito) con il succo di un limone emulsionato con alcuni cucchiai di olio e.v. d’oliva.

Spolverare con del sumac, sommacco, una spezia il cui gusto che ricorda l'aceto o il limone.




6 commenti:

elisabetta ha detto...

non so se assomigli più all'hummus di fave egiziano o alla purea di fave pugliese in cui si intinge la cicoria... in ogni caso, il mediterraneo è una grande, meravigliosa famiglia!

artemisia comina ha detto...

mediterraneo: cara elisabetta, me ne rendo conto - con piacere - sempre di più.

MarinaV ha detto...

Capisco bene che è una crema fredda, da servire con crostini et similia?
Se sì, mi hai risolto un problema di vettovagliamento per attori affamati questo fine settimana!
Un bacio infreddolito,
Marina

artemisia comina ha detto...

calda, tiepida o fredda; è stata servita con pane arabo e crostini, a seconda di come girava al commensale.

picevolissimo l'aroma fresco del limone, il piccantino della cipolla, che è stata più o meno evitata :))

Anonimo ha detto...

che bellezza questa semplice crema "turcomanna"...
altra ricetta che varcherà l'oceano per approdare sulle tavole orsine.

baci, Grazia

artemisia comina ha detto...

grazia, marina, occhio, ho specificato di aggiungere l'emulsione all'ultimo, perchè la fava la beve come un avvinazzato. inoltre, ricordate che come tutti i legumi addensa raffreddandosi.

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