lunedì 9 febbraio 2009

FRANCIA. AUVERGNE. IL MASSICCIO CENTRALE. TORI, AQUILE E CAMPI DI GRANO.








Avanzando verso il massiccio centrale compaiono certe fattorie di pietra scabra e mescolata; ne vedo una che dal rosso cupo della base passa ad un intenso grigio a una certa mezz’altezza, come se le pietre rosse fossero finite e si fossero acchiappate le grigie. Ma qua e là certe pietre bianche la punteggiano, con un bel risalto luminoso nell’oscurità di una mattina di nubi. Vengono alla mente certe coperte di zie fatte con gli avanzi di lana, con la giunzione tra un gomitolo di un colore e uno di un altro fatta dove necessità comanda, e tuttavia misteriosamente armoniche, così come era bella, assai, quella fattoria. Tutto il giro nella Francia del sud fino al massiccio centrale sarà accompagnato da fattorie di pietra il cui colore muta con il mutare del luogo, bellissimi edifici che qua e là si radunano in villaggi, alcuni recuperati dall’abbandono e dalla rovina da cittadini pietosi e sedotti.

Compaiono campi di grano, il cielo si annuvola, soffia qualche raffica, vengono giù delle gocce, poi si apre, risplende su un gruppo di mucche e vitelli e su un nero toro che mai avevo visto così, in foggia di sultano.

Spesso vediamo sulle nostre teste volteggiare grandi ali in bei giri circolari ed esplorativi; a volte la loro grandezza potente ci suggerisce che potrebbe trattarsi di un’aquila.

2 commenti:

Franz Mosco ha detto...

sicura non fossero avvoltoi? Han fatto un progetto di reinserimento in Francia che ha funzionato molto bene.

Ne ho visti girare 4 sopra le nostre zucche nel parco du Vercors, l'anno seguente ne ho quasi (quasi) toccato uno (esagero ma mi e' svolazzato preoccupantemente vicino) sopra le falesie delle gorges du Verdon.

Ho perso le foto, del verdon, porca miseria!

PS: quanto mi piace la Francia! :)

artemisia comina ha detto...

non saprei, non ho esperienza di avvoltoi, ma le ali non mi parevano così sfrangiate.

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