Eh sì, al Pane e Acqua si va anche per ammirarne il design, prodotto delle combinate forze di Paola Navone che ristruttura il cravattificio di via Matteo Bandello e di Rossana Orlandi che lo riempie degli oggetti più disparati, vecchi e nuovi, ma tutti assaissimo chic; fate conto, carta igienica viola o arancione, o verde cadmio. C’è anche un ristorante altrettanto cool, cuoco Francesco Passalacqua. Frequentato da persone che presto saranno fotografate da The Sartorialist.
Quindi dedico un post al solo design, alle pareti lasciate tal quale, con le sbavature del tempo e le cadute di stucchi (per i più snob: non è nuovo, ma è sempre suggestivo); pareti su cui le scintillanti maioliche anni ’50 stanno benissimo. Tra fané e délabré e colori pieni e densi si prosegue con sedie e tende e piastrelle; sul tavolo metallo battuto, candeliere-forchetta, vaso-bicchiere-rovesciato. Il menu viene portato infilato in un vecchio libro, forse invito a una sosta prolungata. Andate anche al bagno, curiosate, al piano di sotto il decor prosegue…
E non è finita qui: il caso vuole che Pane e Acqua sia di fronte a due condomini anni ’50 per benestanti desiderosi di mostrarlo subito, incredibili nella loro coerente follia e stato di conservazione. Tali edifici sono oggetto di sospirosi commenti estasiati da parte dei giovani creativi in pellegrinaggio allo Spazio Rossana Orlandi.
Pane e acqua
via Matteo Bandello 14
tel. 0243986316
8 commenti:
Che posto originale! Adoro questa fusione tra arte e cibo. Crea delle atmosfere particolarissime.
Buona giornata
Alex
...e come si mangia?
il posto mi sembra davvero molto suggestivo e del resto il buon gusto della signora Orlandi traspare anche dalle scelte di desgin ...forse dalle immagini mi sembra un pò troppo fanè, sarà che non amo gli stucchi nel piatto :)
federico
Paola Navone era mia compagna di università
alex, ciao, ben tornata; ho visto dei pani bellissimi da te. mi sa che fo quello allo zenzero.
marzia, ci si può andare con piacere, anche per uno spuntino; ho messo più su un commento.
federico, ben venuto in AAA (niente stucchi nel piatto, comunque :DD ).
dede, e non ci racconti nulla?
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