Ovunque. Al ristorante, sulla spiaggia, tra le case, sulle estreme rocce, e perfino nell’ovile. Amaltea abita qui.
Tilos, tra le più isolate isole.
Papavero:
muso semita
dolci sguardi d'ancella
sacra in umiltà
Umberto Saba
Ho parlato a una capra.
Era sola sul prato, era legata.
Sazia d'erba, bagnata
dalla pioggia, belava.
Quell'uguale belato era fraterno
al mio dolore. Ed io risposi,prima
per celia, poi perché il dolore è eterno,
ha una voce e non varia.
Questa voce sentiva
gemere in una capra solitaria.
In una capra dal viso semita
sentiva querelarsi ogni altro male,
ogni altra vita.
6 commenti:
ovunque
che commovente presenza!
placida, in posa, con le sue lane color champagne al vento...
che sguardo incredibile.
Amaltea cara a Zeus,
haiku per lei:
muso semita
dolci sguardi d'ancella
sacra in umiltà
ps. è bellissima, parlassero cosi gli sguardi umani!
Ho parlato a una capra.
Era sola sul prato, era legata.
Sazia d'erba, bagnata
dalla pioggia, belava.
Quell'uguale belato era fraterno
al mio dolore. Ed io risposi,prima
per celia, poi perché il dolore è eterno,
ha una voce e non varia.
Questa voce sentiva
gemere in una capra solitaria.
In una capra dal viso semita
sentiva querelarsi ogni altro male,
ogni altra vita.
Umberto Saba
sì quella poesia di saba è fondante per me, l'ho amata fin da giovanissima,
viso semita! dire viso è ancora più umano!
"sazia d'erba..belava"
troppo meritevoli di omaggi queste capre
aggiungo alla collezione:
Due capre
Capra dal muso affilato
e occhi d'ambra;
capra che cambia in poche ore
la fisionomia di un caprifoglio,
in mattinata turgido di gemme
e adesso spoglio. Capra che fai
la guardia a una casa
che non è mai stata abitata:
tu sei sorella inconsapevole
di un totem - un'altra capra
che veglia casa mia, però impagliata.
Il naturale vigila sul vuoto,
solitario; mentre l'uomo sgrana
con l'artificio il suo rosario.
In Marcoaldi Franco, Animali in versi, Einaudi, 2006, p.8
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