domenica 3 agosto 2008

DIPINGERE ARMADI.













Nella campestre casa di Mentuccia, nella sua stanza, c’è un piccolo armadio dipinto. Mentuccia aveva un armadio in miniatura, un giocattolo – forse tirolese – e il padre gliene fece fare uno uguale, ma grande abbastanza da riporvi qualche vestito, qualche fazzoletto.

All’epoca di Mentuccia ragazzetta, d’estate – le lunghe estati di una volta – ogni tanto in casa c’era un qualche traffico di cugine. Artè e Marina su quell’armadio dipinsero consone erbe e fiori del giardino e dei campi vicini, qualche dalia presa dai cataloghi Ingegnoli del padre di Mentuccia, che con le loro grosse teste piene di petali stonavano un po’ col garbo esile delle erbe di campo, alcuni insetti, chi osservato nei campi e un po’ modificato nella livrea (lo snello cerambicida in marsina gialla, il bruco con il passo a compasso), chi copiato da un grande libro degli animali (la pennuta mantide).

Quel prodotto non finito – ovviamente – è lì da tanti anni, e Artè minaccia sempre di dipingere tutto da capo.

8 commenti:

Paolo Ferrario ha detto...

c'è tanto sapore di campagna qui.
di campagna in estate. quella della letteratura.
è c'è tanto sapore di infanzia qui. l'infanzia personale. qualla anche raccontata in letteratura
da amalteo nella casa di campagna, in un giorno di grandissima tristezza: improvvisamente - e senza cause apparenti - è morta la tartaruga femmina.
si può soffrire per un rettile preistorico?
quando è diventato un simbolo personale sì

artemisia comina ha detto...

caro amalteo, anche qui si è pianta una tartaruga. sparita oramai molti anni fa; ma era, come diceva mia zia morta a 100 anni questo inverno, la più vecchia della casa, molto più vecchia di lei; aveva una zampa ferita nella guerra del '15-'18. se ne stava in un piccolo giardino interno e cinto di mura; un giorno non l'abbiamo trovata più.

un brindisi di lattughe alla memoria delle nostre tartarughe.

Anonimo ha detto...

mi associo al brindisi in memoria.
proprio perché le tartarughe sono rettili preistorici
pomaurea

Anonimo ha detto...

sembra l'armadio delle cronache di Narnia, ma senza storie gotiche.
se l'apri puoi trovare il Mulino bianco. Speriamo di no. Magari una via di mezzo; campi dorati, insetti in livrea, dolcissimi frutti e al massimo due novelli Adamo ed Eva
MP

artemisia comina ha detto...

MP, il Mulino Bianco sarebbe il più gotico; ho diverse letture fatte con specchi e porte che vanno in mondi prossimi e insieme alieni, ma di Narnia ho solo qualche immagine non troppo riuscita di film; comunque, a queste porte che vanno lontano ho pensato assai da quando ho ficcato la testa sotto l'erba.

Michela cake designer ha detto...

Daccapo no..se vuoi finire ma a me sembra bello che finito così.
La mantide...tanto di cappello.

artemisia comina ha detto...

la mantide mi sorpende oggi, perché è la bella Empusa pennata, che allora avevamo visto solo sul libro, e oggi ho incontrato nei prati :)

papavero di campo ha detto...

che meraviglia!
capisco tutto il resto se l'inizio è stato questo!
educazione sentimentale e vocazioni al guizzo d'arte..
artemisia!

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