Da Garia
Garia è arrivata nella casa nel bosco sulla laguna dell'Argentario con una cartocciata di cappellotti, piccoli cefalopodi, sepiola rondeleti,
adattissimi alla frittura. In tutti i dialetti di Italia: scartoccio, seccetella, totanino, cape 'e
chiuove, capa 'e chiuovo, calamaretto, sepiolina, seppetta, seppietta,
xeppetta, zotolo, zottolo, zottoline, seppiola, seppietta, sepieta,
sepolina, seccitella, tutariedde, scarpetta, babbuccia, babbucciedda,
beccaficu, malnascui, sponce currienti, sicciteddi di ninnata,
seppietta, porpo seppia, cappellotto, sepiola, sepiolina, zotolo,
zotoleto. Da tre a sei
centimetri, luminescente. Una seppietta senz’osso, cambia colore a
seconda dell’umore, amata dai pescatori come esca, dai cuochi come
magnifica frittura. Per i veneziani, zotoeto si diceva di una
ragazza che andava troppo in giro e con troppi ragazzi. Zotolo è uno che non ha una precisa collocazione, che va qui e là, che non ha uno scopo preciso, eccetera. Quando
i pescatori ritirano le reti, preparano delle cassette dove gettare
(selezionare) il pescato: poichè i zotoli sono rari, quando ne prendono
uno in mano istintivamente (l'operazione di selezione è molto veloce,
spesso al buio ecc.) lo buttano nella cassetta delle seppie,
accorgendosi però che è diverso di forma e colore. Allora lo buttano
nella cesta dei calamari, ma anche lì è diverso. E' uno zotolo. All'Argentario c'è una postazione di lavoro sul terrazzo,
Carlo si affianca a Garia. Buonissime stelline fritte, con riccioli croccanti.
Per sgrullare, c'è un invidiabile cestino. Nel menu di Maggio. L'Accademia degli Affamati Affannati all'Argentario. La sera della festa. Artemisia li troverà anni dopo al mercato Trionfale; la pescivendola le dice: lavali, e così
come sono, asciugali molto molto bene, infarinali e poi giù in olio
caldissimo, che fumi, o farai una frittata. L'operazione riuscì. Nel menu di Gennaio 2019. La sera della Befana-Luna. Nel menu di Maggio 2019. Ritrovarsi.
Infarinare, sgrullare bene.
Frittura in olio di arachidi profondo e ben caldo.
Asciugare su carta da cucina.
8 commenti:
una frittura invidiabile!
e mi piace il particolare del setaccio rustico, perché si usa pure noi
la frittura era splendida, da mangiarne mucchi.
e il setaccio mi ha sedotto; io ignara lo usavo come cestino, pensa un po'...
In Calabria questo setaccio è molto usato. A Cosenza e provincia si chiama "crivo" e mia nonna lo usava anche per rigare gli gnocchi di patate...provateci.
P.S. complimenti per il vostro blog: è come una casa accogliente, mi fa sentire a mio agio.
benvenuta lydia, questo è un bel complimento.
e grazie del nome, è un regalo. CRIVO. proveremo con gli gnocchi :)
Bellissime foto!
Ma quanta fatica per pulire queste seppioline?
Il fritto doveva essere buonissimo..gnam!
a presto
sciopina: sì, un gran lavoro, ma buoni buonissimi (e poi c'era una moltitudine di accademici da mettere all'opera).
Scusa forse ho sbagliato post, da noi a napoli mio marito le chiama raschetelle,sono deliziose,le abbiamo scoperte in un ristorante e lui ne va' matto,sono buonissime mmmhh!!!
raschetelle! aggiungeremo anche questo nome :)
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