Marmellata di arance o limoni all'inglese

da Artemisia Comina

Una marmellata che non manca mai in casa, pronta a prestarsi a parecchi usi, dall'essere spalmata sul pane al tuffarsi nelle torte, all'accompagnare formaggi. La ricetta è tratta da L. Boldoni, Le conserve di frutta, Moizzi, Milano 1977. Questo tipo di marmellata non indurirà subito, ma nel giro di qualche giorno. Va cotta più a lungo se la si vuole un po' densina. Altrimenti, viene piacevolmente molto fluida. E' stata fatta, come ogni anno, con arance di giardino, amarognole e perfette allo scopo, quelle della zia Bianca; piacevolmente amara, molto buona. Se la provate con arance dolci, sempre buona. La parte bianca, che non va tolta, darà sempre il suo contributo amaro.

Pesate le arance: lo zucchero andrà calcolato in ragione di 2 chili per ogni chilo di arance.
Lavatele.

Spremetele, raccogliete i semi e metteteli in un sacchetto di garza. Dovrete lasciare questo sacchetto nella marmellata per tutto il tempo della sua preparazione.

Tagliate alla julienne le bucce, inclusa la parte bianca.

Mettete in una terrina il succo, le scorze, i semi, aggiungendovi acqua nella proporzione di un bicchiere per ogni frutto.

Lasciate macerare per 24 ore.

Mettete al fuoco, scaldate a medio calore e, quando arriverà a bollitura, fate cuocere dolcemente ancora per 50 minuti.

Togliete e lasciate riposare per altre 24 ore.

Aggiungete lo zucchero.

Lasciate a riposo per circa 3 ore e poi mettete al fuoco. Portate a bollitura, rimestando di tanto in tanto, e lasciate poi bollire lentamente per circa un'ora, senza coprire.

Durante questo tempo la marmellata avrà preso un bel colore ambrato e le scorze saranno diventate tenere.

Versione con i limoni

Si può fare anche con i limoni, lasciati a bagno per 24h, cambiando l'acqua circa 4 volte.

Provata con 1kg di zucchero per ogni kg di limoni: buona.