Una semplice ricetta adatta al clima freddo. E' una variante della solita minestra di zucca. Dovrebbe essere una rielaborazione e occidentalizzazione di una minestra indonesiana. Ci vuole il latte di cocco. Potete aggiungere anche del brodo se volete variare la densità. Così come ve l'ho descritta è piuttosto densa. Per spezzare il monocolore nel piatto si può aggiungere per guarnizione qualche foglia verde, tipo foglioline di spinaci o finocchio selvatico, oppure una goccia di latte di cocco. La minestra è molto flessibile e sopporta varianti. Per esempio potete omettere il peperoncino se pensate che ci siano già troppe spezie. Al contrario potete aumentare un poco le spezie se così vi piace (io ne metto 1 cucchiaino, come indicato, ma colmo). Potete anche abbondare con il limone etc. Ovviamente non bisogna eliminare troppo le spezie, che sono quello che più caratterizza. Si prepara tranquillamente il giorno prima e si riscalda al momento.
Fare imbiondire 1 grossa cipolla bianca e 1 spicchio d'aglio tagliati a pezzetti nell' olio extra vergine, aggiungere via via 15 mandorle spellate e triturate, 2 cucchiaini di zenzero fresco sminuzzato, 1 cucchiaino di bacche di coriandolo in polvere, 1 cucchiaino di cumino in polvere, 1 cucchiaino di curcuma, 1 peperoncino sminuzzato, brodo vegetale (2-3 mestoli almeno).
Lasciare sobbollire leggermente.
Aggiungere 250ml di latte di cocco e circa 800-900g di zucca gialla tagliata a dadi.
Far cuocere a fuoco basso e con coperchio per circa 40', finché la zucca è tenera.
Frullare tutto con il mini-pimer per renderla cremosa, aggiustare il sale ed eventualmente le spezie, aggiungere il succo di un limone (o di un lime) e servire.
Versione di Artemisia
Cumino dice che dovrebbe essere una rielaborazione e occidentalizzazione di una minestra indonesiana. In effetti è molto vicina a vari dhal presenti in AAA, con piselli secchi, con fave secche, caratterizzati da cumino, curcuma, coriandolo, lime; qui c'è anche latte di cocco; una grande famiglia seducente di minestre o vellutate (dipende da quando ci date giù con il frullatore).
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