giovedì 19 giugno 2025

Pane solare con morbidi petali. Uzbekistan


Siamo in: 

Uzbekistan. Cucina uzbeka così come Artemisia la conobbe nel suo beneamato viaggio.

Pani e lieviti, qui in particolare Pani. Non uzbeki.

Arricciolare incidere cesellare.

I pani in Ukbekistan sono sacri, solari e ottimi. C'è un post di base con molti di questi pani: Uzbekistan. Pani solari con i raggi. Ne faccio una serie, pani solari con i raggi, con rispetto ammirato per la forma solare-stellare, procedendo con invenzioni nelle forme. Tutti sono trapunti dal chekish o chekich, il timbro uzbeko per pane, fatto di aghi disposti in disegni stellari e solari su una base di legno. Questo post è dedicato a un singolo pane per lo specifico intreccio, e perchè adotto una soffice pasta diversa, avanzata da una Pizza chiena. Fu sul tavolo di Aprile. Pasquetta in famiglia con pic nic sul tavolo di casa. L'intera quantità di pasta penso basti per quattro pani. 

Pasta

Lievitino: in un bicchiere, 15g di lievito di birra, poca acqua tiepida, un cucchiaino di malto (o di zucchero), un paio di cucchiai di farina00 (prelevati dal kg circa che si usa, regolarsi: fare un impasto morbido). Lasciare da parte fino a che non spumeggia e gonfia.

Mettere nell’impastatrice il lievitino, 50g di strutto, il resto della farina impastando e aggiungendo 4 uova una a una, acqua quanto basta, sale. Se è dura, aggiungere un po' di acqua.

Mettere a lievitare in luogo tiepido, coprendo l’impasto con un telo. 

Mettere sul tavolo un rettangolo di carta da forno (sarà più o meno della misura giusta, ma basterà: servirà a girare il pane, spostarlo).

Pasta stesa a disco sulla carta, altezza un cm circa.

Nel centro poggiare una ciotola capovolta; fare 16 raggi usando un coppapasta.

Tornare ai raggi: acchiapparli e ripiegarli in modo da creare una sorta di petalo vuoto, un'asola; premere l'estremità del raggio ripiegato sulla base perchè aderisca. 
                                                
Togliere la ciotola e battere il centro con un chekich, l'uzbeko stampo spillato (se non lo avete, inventerete delle incisioni, delle punture, con un coltellino affilato, una forchetta, dopo aver battuto il centro con il fondo di un bicchiere, averlo premuto con le dita). 

Far rilievitare.

Spennellare con un rosso d'uovo battuto, diluito con un po' di latte

In forno per 20' circa a 220° (almeno: insomma, forno al massimo). 
 





2 commenti:

Elena Albertelli ha detto...

Quale grasso usano in Uzbekistan? Quello di maiale (strutto)?

artemisia comina ha detto...

se o vogliamo tipico, è il grasso di coda di pecora.

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