Siamo in Dolci Nudi
e in particolare Dolci nudi di tutto un po'.
Da Artemisia
Per tutto l'inverno talee di iresine herbstii, tolte dalla pianta madre, hanno continuato a moltiplicarsi, radunate in vicini piccoli vasi che alludevano a sanguinanti foreste; ora le lascio andare, sperando che prosperino sul terrazzo come la mamma, ed è restata una compagnia di striminzitelle. Anche tutti gli altri boschetti allestiti sui davanzali credo dovranno lasciarli, diradarsi; indugio ancora un poco.
Mi faccio sedurre dalle nuove, mai viste nè ospitate, calathea dalle foglie variamente dipinte; le dicono propense alle crisi, cercherò di non temerle. Trovo una torta di nocciole di facilità veramente estrema. La provo, è squisita, setosa, raccomandabile. Simile, molto, alla torta di nocciole piemontese, che però si fa con nocciole tostate e frullate con lo zucchero (tollerando minime aggiunte di farina). Confrontarla con Pizza di mandorle di nonna Gigina, senza farina e con la Torta ai pistacchi.
Mettere 4 rossi e 100g di zucchero in una ciotola e montare molto bene.
Aggiungere 200g di farina di nocciole.
Aggiungere un sorso o due di un tenero liquore per ammorbidire (non era previsto, si può omettere).
Aggiungere 4 bianchi montati a neve.
Versare in una teglia imburrata e infarinata di 24cm di diametro.
Forno a 180° per 30'.
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