Siamo nella raccolta Creme e Vellutate.
Di Artemisia
Orto Botanico - Pandemia. Per un mese - se non di più, chissà - farò post alla memoria, perché hanno pensato che i Musei andavano chiusi, e quello è un Museo. Con pochissime persone, all'aperto, l'ora d'aria per camminare fuori dal giro dei vicoli sospettosi, mezzi chiusi, acciaccati, non invitanti: basta, non si può più. Mi sottraggono alle foglie, che di settimana in settimana hanno preso sempre più a mutare colore e a cadere, cadere, cadere, formando tappeti spessi, coprendo ogni cosa, vialetti, prati - che hanno invece preso a rinverdire come non mai - cespugli, funghi. Vellutata di cavolfiore con funghi porcini: cremoso bianco avorio, croccanti zattere di focaccia, dorati funghi, menta.
Una manciata di cimette di cavolfiore lessate al dente sono state frullate con due cup di yogurt greco intero e scaldate con tanto latte quanto ne occorreva per avere, frullando, una vellutata liscia e consistente, ma che non fosse crema densa.
Vi furono aggiunti sale, una grattugiatina di noce moscata, abbondante parmigiano grattugiato, e dopo un'ultima scaldata di un minuto e una mescolata, il fuoco è stato spento.
Della focaccia è stata tagliata a fettine di due cm per tre, abbrustolita, appena appena strofinata con uno spicchio d'aglio.
Delle fettine di porcini sono state ben rosolate nel burro con qualche foglia di menta, salate e messe da parte.
La focaccia è stata "ripassata" nella padellina dei porcini, per assorbire ogni succo.
La vellutata è andata nelle ciotole, sopra vi furono poggiate le fettine di focaccia come piccole zattere, e sopra ancora furono messe in salvo le croccanti fettine di porcini, con aggiunta di foglie di menta fresca e una girata di miracoloso pepe selvaggio del Madacascar.
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