Maggio 2011. A cena da Nepitella. Essere invitati da lei è una fortuna; anche se gode da anni della bellezza di Lecce e della seduzione della cucina pugliese, eredita degnamente la napoletanità che le è dovuta e accoglie con la ricchezza elegante di quel popolo, che si declina in menù, allestimento, ospitalità. Qui arpeggiava bianchi e neri nella vecchia casa - la nuova non l'ho ancora conosciuta, ed è uno scandalo - e c'era ancora una bellissima pipinara che sbucava da dietro i mobili o esibiva draghi. Dommage, non ricordo la pasta con i tubetti con quale pesce si coniugasse, ma per il resto ecco il menù: Bicchierini di crema di melanzane; Gazpacho nei bicchierini; Crema di piselli nei bicchierini e cialde di parmigiano; Crostini con pesto di fave, ricotta e asparagi (sì, tutte queste minuzie laboriose e bellissime, sperimentazioni riuscite: la Nostra non indietreggia): Tubetti con sugo di pesce; Barattoli di pesce profumati; Tartellette con crema e fragole; Semifreddo. I vini, il mostocotto, venivano da amici produttori convitati.
Bicchierini di crema di melanzane
Gazpacho nei bicchierini
Crostini con pesto di fave, ricotta e asparagi
Tubetti con sugo di pesce
Barattoli di pesce profumati
Tartellette con crema e fragole
Semifreddo
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