Le piantine di Amedo crescono, ma ancor lungo è il cammino e periglioso; il vecchio gelso è di nuovo pieno di gemme; alla severa agave si affianca la tenerissima ma indistruttibile pervinca. E' iniziata la vera stagione degli asparagi, i bei maremmani che qui arrivano freschi freschi, direi vivaci. Milioni di modi per farli e diversi i possibili modi di cottura. Ormai io li faccio quasi esclusivamente al forno o in padella. Ed ecco una delle mie minimalia...
Asparagi spezzati, grondanti della loro acqua di lavaggio, vanno in una larga padella fonda dove rosolano dolcemente alcuni cipollotti, varie erbette odorose (quelle che si hanno sottomano, qui ho larga scelta, ma anche semplice prezzemolo va benissimo) ma non troppe: gli asparagi danno del loro.
Inoltre, dell'aglio che tolgo appena ha preso colore.
Salo e dopo due o tre minuti aggiungo un altro filino d'acqua e incoperchio. In altri cinque minuti sono pronti.
Il couscous a grana grossa (e non mi dite che non si nota la stretta parentela con la fregola) lo faccio gonfiare nello stesso volume di acqua bollente fino a completo assorbimento del liquido.
Aggrazio con un pezzettino di burro.
Alla fine i due - cous cous e asparagi - si mettono insieme e fanno un tutto fresco, saporito, leggero.
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