domenica 18 dicembre 2016

Dicembre. Confort food.


Dicembre 2003. Confort food. Artè si consuma di nostalgie; qui allucina una stanza della sua vecchia casa di campagna, la trasforma, la riempie di personaggi sognati che diventano subito familiari; forse lei è la vecchia signora che sfila sul fondo, nell'altra stanza; so che va ad affacciarsi a una finestra che dà su una luminosa valle. Una cosa voglio ricordare di questo menu: le patate al vapore dell'infanzia che diventano Vellutata di patate, leggermente bitorzoluta, lieve, memore dell'olio d'oliva ottimo che ha appena macchiato la dadolata di patate stufata fino a disfacimento,  ma con una piccola scheggia di freddo burro fondente in ogni calda ciotola.  Ci furono poi un Camembert al miele in crosta di pasta sfoglia, puzzolente e profumato, una Tatin di cipolle rosse disposte come un mazzo di rose, una soave Blanquette de veau che arrivò in zuppiera, delle Castagne arrosto, del Torrone romano con i pistacchi, molto buono, morbido, cilindrico, irto di pistacchi come un porcospino, che all'epoca si trovava da Valzani, apprezzabile pasticceria trasteverina di buona tradizione tenuta da una haimé vecchia signora - finita lei finì la pasticceria - un figlio bizzarro e un gatto.

Tatin di cipolle rosse

Camembert al miele in crosta; il camembert  viene battezzato con qualche goccia di miele, avvolto in pasta sfoglia e messo a dorare in forno.

Vellutata di patate al vapore

Blanquette de veau. Vitello all'uovo e limone

Castagne arrosto

Torrone romano ai pistacchi 






1 commento:

Giulia Pignatelli ha detto...

Mhhh... anche tu ricordi vecchie case di campagna... l'hai scritto altrove, oltre che qui.. non si dimenticano..

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