lunedì 8 agosto 2016

Agosto. Val di Comino. Cena notturna sull'orlo del giardino.















Agosto 2009. Val di Comino. Cena notturna sull'orlo del giardino. Siamo nella grande casa di campagna di Mentuccia. E' sul fianco di un colle, al pian terreno le cantine da un lato si immergono nel buio della terra, dall'altro hanno luminosi affacci sulla valle; nel giardino, che è all'altezza delle cantine, si scende con una scala dai molti gradini; in alto c'è un pianerottolo, un terrazzino presto all'ombra, inghirlandato di virulenti glicine e vite americana, abitatissimo d'estate per letture, capature di verdure, chiacchiere, contemplazioni, soste. Su quello danno la cucina - la cui finestra, sospesa sulla valle, ancora riluce quando il pianerottolo va immergendosi nel nero più nero della notte - e il cosiddetto Ingresso, grande stanza di snodo senza finestre ma piena di porte, affacciata con una porta vetrata sul giardino, estiva, tappezzata di carta con fronde, a voler imbrogliare le carte sul dentro e sul fuori. Molto raramente - in genere il numero dei convitati non permette nemmeno di pensarlo - il pianerottolo è usato per cenarci; quando cala la notte, sporge sul nero più nero, quel nero di campagna senza lumi e tutto velluti, ma con sospiri, grilli e lontano pianti di cani, un nero abitato da altri, non umani. Abbiamo fatto luce con un lume anni Trenta recuperato dall'abisso della cantina da Mentuccia, che ne ama l'art déco, e che nel nero billava come la luna; in genere alberga su un alto insicuro trespolo pure anni Trenta, nato per esporre vasi di fiori e sempre traballa minacciando disastri; i fiori adesso li mettiamo sui tavoli e sulle credenze, procurati Nunchesto che senza non sta. Menu: abbiamo ammannito Ricottine di pecora della Valle (quanto di più squisito, fresco, tenero, soave); Sformato di ricotta alla cannella (stampo col buco) affiancato come da tradizione della casa da Polpettine, sia con salsa al limone, che Polpettine fritte al momento (stampi col buco e polpettine sono una fissa della famiglia); Vere Patate fritte (intendo belle fette sottili dorate, croccanti, anch'esse fritte al momento); Peperoni arrostiti conditi con olio d'oliva di casa, aglio, prezzemolo (bontà assoluta, la morte sua, del peperone); Focaccia di Sora (famosa focaccia locale, alta e morbida, ben oliata e salata). Cabernet di Atina, assaggi di vari produttori.

Ricottine di pecora della Valle

Sformato di ricotta alla cannella

Polpettine (di due tipi:  fritte al momento, e prima fritte e poi condite con salsa al limone)

Vere Patate fritte

Peperoni arrostiti

Focaccia di Sora








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