martedì 27 maggio 2014

Non dolce, pane uzbeko con pasta di datteri, albicocche secche, noci.


Siamo nella raccolta Asia Centrale. Uzbekistan. Per mancanza di concorrenza, penso che in AAA si trovi la maggior concentrazione di esperienze di cucina uzbeka, tra i blog italiani. Proponiamo Uzbekistan. Ricette uzbeke di AAA, Uzbekistan. Cucina uzbeka così come Artemisia la conobbe nel suo beneamato viaggioTorte salate. Chiocciole - non, pani uzbeki farciti, Pani. Non uzbeki, Dolci chiusi in un guscio di pasta. Non chiocciola. Uzbekistan.
Quanto ai Non, un disco di pasta - farina, acqua, sale, spesso anche poco burro e poco lievito - viene steso sottile. Sopra, una farcia dolce. Dal disco si ottiene una chiocciola, o più chiocciole, a seconda che si divida o no il panetto di pasta, in una, due, tre, quattro parti. Poi chiocciole e chioccioline si mettono in forno, o in padella, o - se piccine - si friggono. Chiaramente parenti del nostro strudel. Qui si vede la procedura. Ce ne sono anche versioni salate: Torte salate. Chiocciole - non, pani uzbeki farciti.

Di Artemisia

Chiocciolomania. Un Non, pane uzbeko, in versione dolce; inventata mentre mi deliravo uzbeka: pasta di datteri, albicocche secche ammorbidite con la vodka (la Russia è vicina), noci. La procedura è molto uzbeka: una sottile sfoglia di pasta, spalmarla di qualcosa, arrololarla, acchiocciolarla, cuocerla in forno, o in padella secca, o friggerla. E' una procedura che mi seduce massimamente. Di questi pani a chiocciola ne ho viste molte versioni salate, molte ne ho provate: Tutti i non chiocciola - pani uzbeki farciti - di AAA; le versioni dolci le ho dovute inventare, anche se penso che sia l'origine del "nostro" strudel: Dolci chiusi in un guscio di pasta. Non chiocciola. Uzbekistan. A proposito di questa versione: la frutta secca è molto uzbeka, qualche matrona avrà certo fatto come me. Quanto all'affascinante mondo delle chiocciole: Bibliothèque nationale de France, Français 22971, f. 60v (Sri Lanka). Secrets de l’histoire naturelle. Cognac, c1480-1485. Artist: Robinet Testard. Snail houses. 

Farcia:

300g di albicocche secche triturate a dadolini e ammollate in un po' di vodka (ottima, mongola).

Sciogliere in una pentola 60g di burro, aggiungere due uova, due cucchiai di zucchero molto scuro, un bicchierino di vodka, 300g di datteri sottovuoto snocciolati e ridotti in crema con il mixer, far cuocere una decina di minuti (io ho schiaffato tutto nel Bimby, gran blender).

Triturare non troppo finemente 130g di noci.

Pasta:

250g di acqua tiepida con 50g di burro fuso in essa, un pizzico di zucchero e uno di sale; aggiungere la farina00 che prenderà per un impasto morbidamente sodo. Farla riposare 10' sotto una pentola calda rovesciata.

Stendere la pasta in un'unica sfoglia sottile, sfiocchettarvi su la crema di datteri e spalmarvela con una spatola.

Cospargere con le albicocche a dadolini, poi con le noci triturate; quindi di zenzero  e cannella in polvere.

Rifilare i bordi troppo spessi della sfoglia, arrotolarla su se stessa, allungarla tirandola delicatamente, aggiustare il lungo salame che così si sarà formato, e infine acchiocciolarlo.

Trasferirlo sulla placca da forno coperta di carta, schiacciarlo delicatamente, aggarbandone la rotondità.

Spennellare di rosso d'uovo battuto.

Forno a 180° per 30'.















4 commenti:

soyfrano ha detto...

Δημιουργήσατε άλλο ένα έργο τέχνης,γεια(υγεία)στα χέρια σας!

Rossella Cali ha detto...

Pasta simile a quella dei tanti strudel che si leggono in giro, quale sarà quello originale:-) )
Una tradizione veramente interessante, mi piacciono molto queste ricette, sanno di storia!!!
ciao ciaoo e grazie! :-)

artemisia comina ha detto...

secondo me l'originale non c'è, se non nelle varie culture locali (questo è il bello, i canoni sono variabili :D )

artemisia comina ha detto...

ευχαριστίες!

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