giovedì 29 agosto 2013

Africa. Namibia. Mopane worms, Imbrassia belina, Gonimbrasia belina, Omangungu, Mashonzha, Masonja, Amasonja. Uno squisito bruco.

L'immagine da couriernews.com

I mopane worms, i bruchi dell'albero mopane, da cui nasce la bellissima falena imperatore.

Uno dei cibi essenziali per l'apporto proteico alla nutrizione in tutta l'Africa meridionale, che da cibo di sussistenza che era, oggi alimenta un mercato di parecchi soldi con tendenza a industrualizzarsi (e a privare le popolazioni locali dell'alimento di sussitenza); uno dei grandi produttori è la Namibia.

Lunghi una decina di centimetri, i bruchi sono bellissimi, pur restando orridi (orrore: sensazione che fa rizzare i capelli davanti allo spaventoso, al meraviglioso; loro stessi sono irti). Si fanno essiccare al sole o si affumicano e si mangiano come patatine, o si condiscono e cucinano in vari modi, con curry, cipolle, si friggono... Trattati industrialmente, vengono surgelati. Per noi un cibo allarmante; il web è pieno di foto di occidentali che fingono di mangiarne con aria spavalda e di africani veramente sorridenti che li vendono in grandi cesti ai mercati.

Sorprendenti le uova: deposte in brillante, bianchissima, regolare forma poligonale, ovetto accanto a ovetto, sulle piante di cui le larve si nutriranno, quindi soprattutto sull'albero mopane; il loro biancore le segnala anche da lontano. Con l'inizio delle piogge c'è lo sfarfallamento, e si possono vedere - per esempio nel parco nazionale Ethosa -  migliaia e migliaia di farfalle, grandi, belle, piumose (sono falene notturne) - poggiate ovunque.

Haimé, quanto ci costa che gli scienziati non sappiano nulla del significato simbolico attribuito agli eventi, e come si rinnova, reiterato nell'impotenza, lo stupore dell'Uomo Razionale (UR) di fronte al Primitivo (P) in preda ai fumi mito; sul bruco mopane lo scontro si ripete. Il bruco, essenziale risorsa, uno dei big 12 tra gli insetti d'Africa, ovvero uno dei dodici essenziale fonte di vita e benessere, in vari luoghi è stato sterminato o rischia l'estinzione, e non è stato addomesticato; anche se qualcuno pensa ai modi con cui si alleva il baco da seta, si pongono problemi, anche culturali, della diffusione di un tale modo di allevamento. Stare ai limiti sembra ancora una volta impossibile.

Urge quindi una formazione al suo sfruttamento. L'UR pensa a una sola cosa: educare il P. Ovvero, ficcargli in quel cavolo di testa che non è vero che quando la pupa si infila nel terreno muore, quindi tanto vale prenderla; oppure che per ripopolare i territori dove la farfalla è stata sterminata basti disperdervi ritualmente le ceneri prodotte dal trattamento dei bruchi da portare la mercato. Niente da fare, l'UR non è in grado di vedere la dimensione simbolica, emozionale, e trattarla come componente essenziale del pensiero, altrimenti dovrebbe vedere anche la sua; quindi leggiamo allarmi impotenti sull'eccessivo sfruttamento del prezioso bruco.



Anouk Zijlma, una travel agent che vive in Africa li ha gustati in un famoso ristorante in Botswana e ce lo racconta in modo interessante.


scienceinafrica.com
il sito preoccupato dei miti.

saturnidi.it
foto del bruco, della farfalla, delle uova.

wikipedia

firebox.com
in questo sito che così si pubblicizza: the coolest things you can buy, si acquistano in barattolo, essicati al sole, salati e pronti da mangiare (veramente dicono che in questo momento il prodotto non è disponibile) .

1 commento:

isolina ha detto...

non so se comprerei quelli in barattolo, ma sono affascinata

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