Gelo. Un fascino irresistibile, queste trame fantasiose, delicate... Dentro la serra corrono lunghi brividi. Non è tutto lo stesso disegno, varia; e perchè varia? Ogni giorno un nuovo schema, un nuovo percorso. Sale rosa delle Haway: una volta il sale era il sale, grosso o fino. Poi come un'onda inarrestabile, quello integrale, il fleur, sale di Maldon, sale di qui sale di là, dall'Hymalaya alla Danimarca... L'ultimo arrivato in casa nostra è un sale rosa intenso, grana media delle Haway, portato da un amico surfista che bazzica quei luoghi. Ne ho altri, ancora non testati seriamente, ma ieri ho deciso che era ora di incominciare, e appunto ho usato questo visivamente accattivante sale marino che poi viene seccato in argilla rossa, da dove prende il colore. Ha anche un sapore, vago, ma percepibile, di affumicato. Ho pensato che sarebbe andato bene in un'insalata di pesce e così è stato. Interessante e bello da vedersi.
Branzino cotto al MO per 3', sfilettato e spinato.
Piccoli germogli di broccolo calabrese lessati al punto giusto.
Un trito finissimo di prezzemolo, un'idea d'aglio e capperi ben dissalati.
Succo di limone e olio di noci.
Il tutto mescolato e quindi leggera pioggia di sale rosa hawayano.
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