Di Isolina
Artemisia accenna a Furore, e zac la mia memoria scatta a un indimenticabile piatto di spaghetti mangiati in quel magico posto. Colatura di alici e foglie di cappero che mai avevo incontrato prima. La colatura solo leggendo, le foglie mai. Questo mi spinge a dire dell'insalata deliziosa ma di una semplicità imbarazzante, fatta ieri sera. Le foglie di cappero però solo per decoro, pensando che per renderle commestibili, avrei dovuto, in qualche modo, trattarle (studierò).
Sottilissime fettine di branzino (o spigola che dir si voglia).
Condite con un trito di prezzemolo, pochissima menta e dragoncello, olive verdi, capperi.
Olio doliva e.v., niente sale per via dei capperi.
Poi in tavola ho aggiunto qualche goccia di limone per contrastare la dolcezza del pesce.
4 commenti:
benchè io non ami il pesce crudo, credo che questa tua insalata così profumata la assaggerei...
c'è tutto il nostro Mediterraneo...
grazie Isolina!
Pensa che anch'io non amavo il pesce crudo e tutt'ora discrimino molto, ma questo tipo di insalata e le tartare semplici, sempre con molte erbe, mi hanno conquistato. E sono così dietetiche e facili!
Ci sono anche capperi, deduco...
OOPS! Ovviamente aggiornato...Grazie
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