Nota di Artemisia: leggo che la laciada non prevede uova, mentre le
prevede la cutizza comasca, che può contenere anche frutta; che c'è
anche il paradell comasco, solo acqua e farina; certo sembrano tutte
perenti tra loro, e parenti di certe preparazioni francesi, dolci o
salate.
Da Isolina
Spesso, quando eravamo soli, padre via, sera d'inverno, questa frittata diventava una cena per noi "bambini". Penso fosse una variante della lombardissima laciada, quella di Barba Pelada: Barba Pelada l'ha fa i turtei, ghe ne dà minga ai so fradei, so fradei fan la laciada, ghe ne dan minga a Barba Pelada. Credo di dover chiedere venia per la trascrizione, certamente non corretta, però mi sembra che la traduzione sia superflua.
La laciada è (dovrei dire era?) una semplice pastella:
Latte, farina, uova e un pizzico di sale (nelle dosi che più convenivano, ma comunque doveva arrivare a una consistenza leggermente più spessa di quella delle crêpes).
Si scaldava del burro in una padella di ferro e si versava la pastella che doveva ben dorarsi, poi si voltava dall'altra parte; altro quasi abbrustolimento.
Quindi si serviva cosparsa di zucchero.
Versione di mia madre con la mele
La versione di mia madre, cuoca riluttante, prevedeva delle mele, tagliate sottilissime, mescolate alla pastella aggraziata di scorza di limone e da piccola quantità di zucchero.
Il tutto veniva cotto in padella, a fuoco più lento.
La quasi tortina veniva voltata una volta con l'aiuto del provvidenziale coperchio, fino a completa cottura.
Zucchero poi, a volontà.
5 commenti:
Meravigliosa, ancora oggi ogni tanto è la mia cena!
La mia versione non prevede latte nelle uova, e diventa proprio un'omelette dolce...
è un pezzo che non ci vado, ma anni fa la frittata dolce di mele era uno del 69 antipasti del ristorante Bastian Contrario a Moncalieri http://www.youtube.com/watch?v=8fDjFQHrmC8
anvedi, e io che credevo fosse una cosa di famiglia!
mai provata, ma mi piacerebbe sicuramente...la proverò!!!
mi piaciono tanto queste ricette legate cosí profondamente alla vida e alla storia familiare. (lo dico anche per il post precedente!).
tanti carisaluti
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