Osteria la Zucca, Venezia. Un posto amato in ugual misura e con ottimi motivi da veneziani e giapponesi: per una volta locali e turisti sono d'accordo. Mentre le guide italiane tendono a non indicarlo, è sempre pieno anche quando altri ristoranti sono vuoti (accade perfino a Venezia) il che ci dice (ancora una volta) che le guide, pur utili, non sono labbra da cui pendere. La cucina permette di fare una sosta in rapporto alla venezianità delle sarde e della polenta, non c'è pesce ma c'è molta garbata fantasia; è una cucina veneta, ma anche eccentrica e molto amabile, con veri cuochi in cucina, di quelli che pensano, annusano e assaggiano ciò che cucinano. La cheffa ha radici goriziane e venezuelane, e le mescola con garbo. Molte verdure, tanto da essere rifugio privilegiato dei vegetariani.
Cena sostanzialmente squisita. Io prosciutto d'oca e tacchino al curry con riso (vedete che è possibile trovare piatti inaspettati; ma non gratuiti), quindi un semifreddo al limoncello. Atmosfera festosa e un locale pieno in una Venezia che in questi giorni non appare affollata, cosa oramai rara. Siamo rimasti fino a tardi, e abbiamo accompagnato a casa la cuoca.
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2 commenti:
Ciao Artemisia
per caso hai imitato la mamma di Rossella? hai preferito una naturale color argento a un improbabile color "burgundy"? A me piaci di più così, dai l'idea di una signora che non teme lo scorrere degli anni. auguri cara
mi piace un sacco.
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