mercoledì 12 gennaio 2011

PRAGA. HRADČANY














Hradčany. Strana attrazione per questa quieta ed elegante collina: c'è un'atmosfera - non il castello, ma la piazza e poi i monasteri, Strahov, Loreta, i palazzi e le viuzze - che cattura con la sua calma, come l'occhio del ciclone. Mi è capitato adesso, nella sua aria nevosa, ma ricordo la stessa cosa nell'estate di una decina di anni fa. Forse quando si sale quassù si è presi dallo spirito di Rodolfo II, che ne scendeva assai di rado il pendio, benché potesse farlo anche in slitta, rendendo la passaggiata irresitibile: quando se lo concedeva, lui pure, il malinconico, si rallegrava. Forse resta un luogo trasformato dalla magia.

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L'amico Alfredo cita, e io giro, un brano di Praga magica, Ripellino:

Osservando Praga di sera dalla sommità di Hradcany , Nezval notò:"Se guardi di lassù Praga, che accende a una a una le sue luci, ti senti come uno che volentieri si getterebbe a capofitto in un lago chimerico, nel quale gli sia apparso un castello incantato con cento torri..... Praga non molla nessuno di quelli che ha catturato.

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