sabato 11 settembre 2010

Insalate di germogli.






Lo Spacciatore di Zucche di Campo dei Fiori, detto anche Il Gioielliere, aveva cestini pieni di germogli. Mi sono fatta subito tentare dalla loro micro bellezza e ne ho presi a due stadi di crescita, appena spuntati e un po’ più cresciuti (questi ultimi dentro vaschette con la bambagia in cui andavano crescendo, gli altri erano matassine di neonati fili erbacei). So i nomi dei fili: alfa alfa, cavolo rosso, porro. Gli altri sono rimasti anonimi, avendo avuto come risposta alla mia curiosità: hanno sapori tutti diversi. E amen (il patron, che saprebbe, stava baccajado, come si dice a Roma, con qualcuno ed era per ciò indaffaratissimo).

Li ho conditi pochissimo, con sale, aceto di miele e olio d’oliva, poiché la loro naturale sapidità è intensa.

Mi piacerà senz’altro riusarli; si potrebbero anche fare in casa, visto che qui vicino vendono i semi per prepararli con relative istruzioni, ma questo lascerò che lo faccia Isolina, che (tanto per dire) ha quaranta varietà di pomodori.

PS: l’aceto di miele, ottenuto dall’idromele, pare sia antichissimo, forse più di quello di vino. Una iscrizione su un vaso egizio ne parla. Bel colore dorato.

 Nel menu: Settembre 2010. La cena delle blogger


2 commenti:

isolina ha detto...

Stupendi miscugli! Da tutti i punti di vista. Con l'idromele voglio farci un giro, posto che lo trovi da queste parti.
Posso chiederti da dove vengono i piatti? Mi sembrano molto molto simili a dei piatti che conosco

artemisia comina ha detto...

i piatti li faceva un'artigiana che lavorava nella campagna senese, in un luogo che le affittavano alcuni frati; poi le hanno aumentato l'affitto e lei ha piantato tutto per darsi ad altro (peccato, i piatti erano bellissimi). ciò avveniva diversi anni fa.

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