giovedì 12 agosto 2010

EBRIDI ESTERNE. HARRIS. SGARASTA. NUVOLE E CONIGLI











Oggi giornata prevalentemente nuvolosa. Il che ha conferito alla spiaggia di Sgarasta, dove abbiamo finito col tornare, un tono fortemente argenteo, soprattutto se vista alla distanza di pochi centimetri dal naso, così come l’ho guardata io, a pancia in giù e strisciante, perché se mi fossi chinata ancora a raccogliere conchiglie mi sarei spezzata. L’andamento lento e rotolante mi ha indotto a rivolgermi all’immensamente piccolo: tra i frammenti si perdono delle conchiglie microscopiche, di un millimetro, perfette, già con tutte le circonvoluzioni e increspature e variazioni di colore, quando non sono di un angelico bianco trasparente. Mi sorprendo ad avere ancora la vista per acchiapparle.

Il Nunche è andato a trovare la sterna, che stava baccaiando contro due stupefatti padre e bambino, facendoli fuggire. Sono piena di ammirazione e meno preoccupata per la sventatezza della coppia covante che pare saper convivere con gli umani, sia pure sgridandoli assai.

Lunga passeggiata lungo la spiaggia, che è davvero infinita. Ne siamo usciti attraversando dune e poi prati fioriti crivellati di buche che credo proprio siano tane di conigli. Sgarasta è costeggiata da una conigliopoli popolatissima. A una certa distanza, insieme agli immancabili oystercatcher, le beccacce di mare dalla livrea bianca e nera, le zampe e il becco e gli occhi fiammeggianti di rosso, abbiamo visto diversi grossi conigli davanti alle loro tane, prendere il fresco della sera.

Foto di Nunchesto.

2 commenti:

isolina ha detto...

Sempre più affascinata. Devo trovare il modo di andarci

marzia ha detto...

ah, che posti... lasciare tutto e partire...

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