venerdì 13 agosto 2010

EBRIDI ESTERNE. LEWIS. SOLITARI CERCLE STONE. CALLANAIS "PICCOLO" E GARYNAHINE












Costa occidentale di Lewis. Risaliamo verso nord. Case, casette, monotonia del paesaggio. Basta, dopo una pottery disastrosa che prometteva l'avvicinarsi di ogni disgrazia – vasi rosa, celesti, prezzi alti, peluche, candele - abbiamo fatto dietro front e siamo tornati sulla più bella costa sud.

Due solitari Cercle Stone, quello “piccolo” di Callanais, che traguarda il grande da lungi, con a mezza strada tra i due altre tre stone piantate al suolo (una trinità celtica, pare). Non un cane, solitudine, bellezza di un incombente cielo tempestoso mentre noi siamo in una chiazza di sole. Un cartello ci dice che all’epoca delle stone il clima era più mite, il mare più in basso, che c’erano boschi. E invita a fare un giro di circa 6 chilometri per toccare il piccolo cerchio e poi le tre stone e il grande cerchio che si vedono da lungi. Ciò che è strano, è che nel luogo del grande cerchio non evocano il piccolo.

Dopo, un altro Cercle stone ancora più remoto. Quello di Garynahine, o, in celtico, Gerraidh na h-Aibhne (dopo tutto, qui siamo nell'ultima roccaforte di questa lingua), sulla B8011. Qui, niente cartelli. Ma, come deve, è visibile, e visibile da lontano. Cerchiamo l’accesso, troviamo un cancello. Attraversato un declivio pieno di mucche, si arriva con sentieruzzo fin lì. Tra le mucche, ce n’è una giovinetta che vorrebbe caricare; è tutta nera con la faccia bianca, come una dama veneziana con la maschera, e uguale a una sorella che se ne sta più in là. Ben buffe, entrambe.

Anche accanto alle belle stones inghirlandate di licheni se ne stanno due mucche stravaccate, serenamente ruminanti, l’occhio filosofico. Una marezzata di rosso bruno e un'altra un po’ più in là, tutta nera.

Questi due Cercle sono davvero suggestivi e ricordano l’ineguagliabile fascino delle rovine così come può essere vissuto da quei fortunati che arrivano prima delle pro loco, dei turisti distratti, del chiosco dei biglietti, del book shop. Qualche volta a me è capitato un amaro prima e dopo.

Subito dopo, pioggia, tornando verso Tarbert. Ma poi, di nuovo, sole. Splendente, limpido. Mentre da dovunque ci fosse un pendio venivano giù rovinosi ruscelli. Pare che qui ci sia un terreno tale che bastano due notti di pioggia a cambiare la portata dei corsi d’acqua. Cascate e cascatelle dovunque. Rumore di acqua che scorre rapida.

Foto di Nunchesto.

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