Da sempre questa piccola pasticceria dal soffitto basso e dagli arredi autenticamente demodé che con un po' di affetto potrebbero diventare molto seducenti, ma che se si virasse verso la pretenzione potrebbero divenire stucchevoli, e che poi di fatto restano invece sempre uguali a se stessi, in bilico su un disadorno quasi sconfortante, è oggetto delle mie fantasie, che vi portano contributi di dolci appena sfornati, rendono molto più morbide le sedute della saletta con i tavoli - ecco che vedo già dei bei divanetti di velluto grigio - e vi mettono delle luci parecchio più calde.
Questa volta è stata il punto di incontro di due amici che non vedevamo da molto, di cui avevamo nostalgia e che abbiamo rivisto con gioia, e ci ha offerto ricovero, uno spritz, un kipferl (non un gran che, in verità) e qualche altro conforto, non ultimo delle pareti, un tetto e un posto dove sedersi in pace, non così abituale a Venezia e apprezzatissimo in un giorno umido e pieno di spifferi.
rosa salva
9 commenti:
Ma come mi piace questa Venezia spoglia, un po' sola, vibrante di nostalgica malinconia che vedo in queste foto...
la prossima volta vai da Colussi in Calle Larga San Barnaba vicino al Casin dè Nobili....oppure alla pasticceria Didovich a San Giovanni e Paolo... sono pezzi di venezia che i più non conoscono.
Venezia è una scatola magica....il bello è
che è tutto normalmente normale.
Clelia
ping pong veneziano me piase:-)
cambia l'occhio cambia il fotografo venessia resta
(di rose salve! ne ho visto tre ma quella di ss giovanni e paolo c'ha più look quello più nostalgico)
haiku goloso:
oh rosa salva
i conforti dolci dai
salvaci ancora!
ho postato il caffè della sposa,
ping!
Sicura che sia nel sestiere di san polo? Per me Campo SS Giovanni e Paolo è al confine tra castello e cannaregio, probabilmente castello...
gentile anonimo (?) hai ragione! correggo.
ciao marilì, buon san valentino, buon inverno, buon febbraio!
clelia, andrò, grazie :)
pap, niente male questo pinghete e ponghete.
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