venerdì 27 novembre 2009

LA GATTEVOLE GATTITÀ DEL GATTO DELL’ORTO BOTANICO DI ROMA.





















Vicino a una vecchia serra, all’ombra di un citrus maxima, un gatto gatteggia.

12 commenti:

Judy (Erzsébet Iudith Fat) ha detto...

Ma che gatto,gattito,bonito!sembra il gatto di mi padre!Le foto sono una meraviglia!

Duck ha detto...

Eh, i gatti di Roma!
Una delle pochissime cose che mi mancano della mia città!

papavero di campo ha detto...

alice stavolta s'incacchia!
a lei a sharonstone le fai questo!

però questo rivale è gary cooper!

papavero di campo ha detto...

gatta? allora fanny ardant!

cobrizoperla ha detto...

che bella quella serra a scaglie vitree!

a.o. ha detto...

armadillo di vetro!
accoglie gattevolissimevolmente...

grazia ha detto...

penso che ami anche tu come me le zampe,in particolare, nei gatti. alla mia leslie le cincischio spesso, così rotonde e marroncine e cuscinettate...

baci

Franz Mosco ha detto...

bel posto per gatteggiare, direi

dolcesca ha detto...

sornionisssimo micione, mi scappa di affondargli le dita nel pelo

artemisia comina ha detto...

sì, un posto magnifico per gatteggiare, e vedo che la serra - giustamente - compete con il micio. trattavasi infatti di riflessi magnifici, armadillici senz'altro, e riflettenti buona parte dell'universo.

non vi dico poi il citrus, quali fantasie di marmellate.

tornanado al felino, opto per la femmina, e ad alice certo non ne ho parlato. sorniona senz'altro, con qualcosa in più, una certa aria divina da vecchio idolo; credo tuttavia che una sfranfugnatina avrebbe potuto produrre un qualche effetto.

luogo di gatti senz'altro. ne ho incontrato anche uno smilzo, nero e giovanissimo, infotografabile poiché forsennatamente dedito a urtonarmi, guizzante e carezzevole, le caviglie.

marzia ha detto...

bellissimo micio, ne avevo uno molto simile, con macchie scure più grandi. si chiamava schani, me l'hanno avvelenato dei vicini di casa idioti l'11 settembre 2001. ricordo bene le torri gemelli che crollavano e lui che è venuto a morire qui, straziato dal veleno.
non si dovrebbe fare, ma auguro a quella gente di provare almeno un po' dello stesso dolore dei gatti che hanno ucciso!

artemisia comina ha detto...

marzia, uno dei miei più penosi ricordi di bambina, il nostro gatto avvelenato.

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