martedì 13 maggio 2008

Zuppa di rana e indivia riccia


di Artemisia Comina.

Intanto Alice dorme. Papavero:

s'è debosciata!
in meraviglie immersa
la Sora Alice!


Che fate con una rana pescatrice da 1.200kg che una volta sfilettata dà 500g di polpa e il resto di scarto? Con i filetti fate gli spiedini di rana con il lardo. Con il resto, una zuppa. Sul tavolo di  Maggio 2008. Toscana. AAA all'Argentario, la vigilia. Quanto a zuppe con la rana: ce n'è anche una invernale con i broccoletti. Rifaccio gli spedini con il lardo, e di conserva rifaccio anche la zuppa. Questa volta, crostini: di pane scuro con i semi, ottimo per lo scopo.

Versate un litro di acqua in una pentola, aromatizzatela con grani di pepe, erbe aromatiche (salvia, timo, dragoncello, quel che c’è), semi di coriandolo, una cipolla. Salate.

Quando bolle, immergetevi la testa e la lisca di una rana pescatrice di 1.200g; fate sobbollire 20’.

Tirate fuori testa e lisca, recuperare le poche polpine.

Fate di nuovo bollire e scottate nel brodo qualche manciata di indivia riccia ben pulita e tagliata a pezzi.

Soffriggete in un padellino, in olio d’oliva, uno spicchio d’aglio finemente affettato con un pezzo di peperoncino piccante sminuzzato.

Versate il soffitto nel brodo.

Servite ben caldo su fette di pane abbrustolito (non nella foto, perché gli scostumati che l’hanno mangiato si illudevano di “stare leggeri”).








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