sabato 26 aprile 2008

VENEZIA. VENEZIANI 9.



Ecco un uomo che s’è smarrito. Nonostante la bella barba che dovrebbe dare una senatoriale stabilità d’animo, questo tipo s’è perso di fronte a una questione che non avrebbe dovuto porsi. Per bene che gli vada è questione di scrupolo religioso, e dopo una permanenza in qualche sagrestia densa di teleri e profumo di cera dovrebbe ritrovarsi. Ma se ha guardato dalla cima dell’altana verso la fine dell’orizzonte, se si è perduto una notte dentro un sogno, non so proprio se e quando tornerà indietro.

Calle Priuli.

2 commenti:

papavero di campo ha detto...

la bibbia la torah il corano il vecchio tao gli stravecchissimi veda gli interminabili sutra ..da quell'altana la notte stellata sopra di lui e nel suo cuore ah quanto struggimento non ce la fa ora strasborda..le nari fiutano però inconfondibile odorino uscir dalla cucina ma sì è lo storion con ua e progne e pur quei cento risi con la quageta quei del Goldon infin le fritoe aea venessiana..
eh sì me racomando:
a morir e a pagar c'è sempre tempo e pure a tormentarse

artemisia comina ha detto...

salvo! ;DDD

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