giovedì 10 gennaio 2008

Pasticciotti leccesi



da Nepitella Partenopea.

Pasta frolla

300g di farina, 150g di burro, 150g di zucchero, 3 tuorli d’uovo, la buccia grattugiata di un limone, un pizzico di sale.

Crema pasticciera

½ l di latte, 4 tuorli, 70g di farina, 100g di zucchero, buccia di limone.

Stendere la pasta frolla ad uno spessore di 7-8 mm, imburrare degli stampini ovali in banda stagnata, spolverare con dello zucchero a velo, foderarli con la pasta frolla e bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta.

Riempire le formine fino all’orlo e poi chiudere con un dischetto di pasta frolla in modo che aderisca perfettamente; la superficie del pasticciotto risulta bella panciuta. Spennellare con un albume leggermente sbattuto.

Infornare a 170° per 10 minuti, aumentare poi la temperatura a 200° e farli cuocere fino a quando la superficie diventa color ambra chiaro. Far raffreddare e sformare.

Mangiare ancora tiepidi o comunque in giornata.

Per la buona riuscita è importante che la buccia di limone sia molto profumata.



3 commenti:

papavero di campo ha detto...

Sì bella faccia da matto e aggiungerei di confusiva identità di genere, alcune facce non sono di uomini o di donne ma sono di persone!quando la joie de vivre è di per sè come la malizia di uno sguardo o il divertimento di un sorriso. Grazie di aver reso nota questa bella faccia!

artemisia comina ha detto...

nota come ci fa cenno, come indica. perfino come ammicca, ma anche ci guarda con ironia. cosa indica? i suoi trasgressivi capelli lunghi, il berretto turco, fanno pensare che ci invita a guardare altri mondi, diversità.

papavero di campo ha detto...

sì a me pare che dica molto:
"prendila con leggerezza,la vita, godila, fa quello che ami, gioca con la creatività e con la bellezza delle cose" e ancora:
"sii presente e sii giocoso" Mi piace da matti, appunto! questa faccia e le cose che dice!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...