sabato 17 novembre 2007

LA CREDENZA, O PIATTAIA, DI PALAZZO ALTEMPS.



Restaurando Palazzo Altemps, nel 1984, sono riaffiorati alcuni affreschi. Tra cui quello di una piattaia dipinta in occasione delle nozze di Girolamo Riario con Caterina Sforza. Sulla credenza, doni e biglietti di auguri per gli sposi. Dietro la credenza, un arazzo fiorito.

Si tratta del primo tipo di credenza, un tavolo con sopra degli scaffali, generalmente parati di stoffe preziose, su cui mostrare vasellame d'argento e d'oro. Poi compariranno cassetti e sportelli che potendosi chiudere anche a chiave, custodivano. E il legno potrà essere lavorato, anche con grande ricchezza. Ma in Italia non si arriverà mai alla monumentalità e alla sovrabbondanza di decorazioni dei buffet e dressoirs francesi; almeno, non ne restano disegni o raffigurazioni, o adeguate testimonianze nei registri in cui si elencavano i beni di una casata. Secondo Thornton, la misura e l'equilibrio italiani non ci si ritrovavano.

Sulle credenze e non solo, Interni del Rinascimento italiano, 1400-1600, Peter Thornton, Leonardo, Trento 1992.
(The Italian Renaissance Interior, 1400-1600,Harry N. Abrams, Inc., New York 1991)

Qui l'etimologia della parola credenza.

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