domenica 13 maggio 2007

INDIA A ROMA. RISTORANTE JAIPUR















Il nostro amore per le trattorie romane e per il loro casino nei giorni di festa ci ha portato per la seconda volta, in breve arco di tempo, in un ristorante indiano. Siamo tornati al Jaipur.

Questa volta ho fotografato i piatti.

Nell’ordine: le tre salse, yogurt e menta, al tamarindo, al sedano e pomodoro.

Il papadam, cialde di farina di ceci.

Il pollo alla moda Mughul - Murg Musalam - con il curry, dice il menu. Non posso fare a meno di ricordare che la parola curry in India non la vidi giammai. Diciamo che qui ci vengono incontro. Ho inteso: con parecchie spezie.

La patate stufate con il cumino, Jira Aloo.

Pane “liscio” e all’aglio – Lassan Naan - come sempre uno più buono dell’altro.

Il pollo alla menta – Haryali Tikka - bocconcini di pollo di uno splendente verde ramarro, cotto nel forno tandoori, con insalata.

Quanto all’insalata, una giuliva scriteriata del tavolo accanto a un certo punto strilla acutamente: ora gli chiedo un’insalata; chissà se ce l’hanno, se non ho il verde a tavola mi manca l’allegria! E quando il cameriere, che certo non è scemo, le ha portato una coffa di foglie verdi con su due fette di pomodoro, la giuliva ha continuato a strillare: ma guarda! Anche loro hanno l’insalata!

Lenticchie – che nel menu in italiano diventano ceci, ma nel piatto restano lenticchie – con spezie cotte al forno di terracotta: Channa Dal.

Conto, 43,50 per due.

Jaipur
Via S. Francesco a Ripa, 56
Tel. 5803992

L'immagine di Ghanesh viene da qui.

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