Di Isolina
Ammirate la caccavella storica, nella quale non ho mai cotto niente. E' lombarda, è il recipiente dove le operaie della filanda
portavano il pranzo
da consumarsi al lavoro. Come si vede, c'è anche il modo di infilare un
filo di
ferro o una corda, e fare un manico per il trasporto. Storia
raccontatami da
mia madre. Il tutto, credo, nei primi del '900. Aggiungo che ci tengo ai
miei mestoli, fatti da me. Passo alla ricetta. Una variante dei miei tanti tonni veloci, un po' azzardata ma ben riuscita. Glorioso colore e sapore.
Tonno pinne gialle tagliato in fette sottilissime (che chiamano carpaccio).
Le stendo su di un tagliere cosparso di semi di papavero, sopra vi sbriciolo finemente della menta, e richiudo a libro.
Taglio in due delle fettine di limoni confit, e le metto in una padella dove faccio sciogliere lentamente della 'nduja con pochissimo olio d'oliva.
Faccio andare fin quando il limone è quasi abbrustolito:
Allora vi calo i libretti di tonno e alzo la fiamma.
Faccio cuocere per 1 minuto per parte.
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