sabato 13 gennaio 2018

Gennaio. Venezia. Il primo giorno dell'anno



Gennaio 2018. Venezia. Il primo giorno dell'anno. Che ci facciamo con questo 2018 tutto nuovo, il solito buon viso a cattivo gioco, che tanto non ce ne possiamo liberare; e allora come sempre quando c'è l'inesorabile, si festeggia in toni agorodolci. La lavapiatti, in verità, decide di non varcare questa soglia, e ci molla: ancora un'occasione per testare la perfetta armonia tra ospiti: chi lava, chi asciuga, chi ripone, è tutto un intreccio. Ospiti: tutti: noi, gli anfitrioni, e loro, i benaccolti. La parola bifronte sollecita curiosità, l'Accademia della Crusca si spende in esegesi, e conclude che all’origine del doppio significato della parola ospite c'è la reciprocità del patto di ospitalità: l'ospite accolto si impegna perciò stesso ad accogliere. E' una prassi molto antica: è infatti il rapporto tra clan che imposta l'esigenza dello scambio, la sacralità dell'ospite; con la città prevarrà l'inclusione o l'esclusione dalla cittadinanza sullo scambio. Pare che oggi non si sopporti più questa simmetria, e che si senta ahimè l'esigenza di distinguere tra ospitante e ospitato. Noi invece ci trovavamo bene, in codesto stato simmetrico; infatti si stava già prospettando di invadere la Sicilia. Menu: Minestra di lenticchie con cui esibire il Masons Ironstone Regency Plantation Colonial Oval Covered Vegetable Serving Dish, Fondi di carciofo rosolati, Insalata di radicchio tardivo, finocchio e arance nella ciotola che presumo di Macao, Olive taggiasche, Robiola di Roccaverano, un fantastico Cheddar Snowdonia Cheese Company, Champagne Sadi Malot. 

Minestra di lenticchie

Fondi di carciofo rosolati

Insalata di radicchio tardivo, finocchio e arance

Olive taggiasche

Robiola di Roccaverano

Cheddar Snowdonia Cheese Company


 












 











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