giovedì 30 giugno 2011

Insalata di lenticchie. Una lenticchia, due lenticchie, quante lenticchie?



Da Isolina

Il mio primo incontro fulminante con tale insalata fu a Parigi, nel delizioso bistrot du Brin de Zinc, dalle parti della Bourse (spero ci sia ancora, ma siccome tout passe...). La trovai deliziosa, poi scoprii che è un comunissimo piatto da bistrot. Quella volta lenticchie grandi appena tiepide, insaporite solo di olio e aceto. Mi sembra che in Italia non si pratichi molto questo tipo di insalata. L'altro giorno mi è venuta in mente. Ho provato a mescolarla con la quinoa (trovato anche quella, precotta) e il risultato decisamente mi è piaciuto, in semplice insalata. I possibili accompagnamenti sono infiniti, volendo. Ma anche così sole e in 'purezza' un mangiare da re. Il mistral infuria, mi sento balenga. Aspetto che Amedeo mi prepari un aperitivo... (Isolina è in Provenza).

L'ho un po' arricchita con dadolini di rosso pomodoro, verde cetriolo ancora verde in trasparenti fettine, del fresco peperoncino piccante.

Olio d'oliva e aceto.

Una bontà, e notare che l'ho fatta con lenticchie comperate già lessate (seppur biologiche), convenientemente porzionate in piccole quantità. Così appunto ho pensato anche a chi non ha grandi tavole da riempire.






13 commenti:

Lydia ha detto...

Oggi da queste parti mi sento molto coccolata!!!

Unknown ha detto...

Ti invito a visitare il mio blog se ti va!

artemisia comina ha detto...

attenzione ai piatti di lenticchie!!! (mi ricordo una storia...)

artemisia comina ha detto...

buona sera, neve!

Ana Miravalles ha detto...

vogliamo sentire la storia delle lenticchie...

isolina ha detto...

ciao neve, appena torno ti visito!
In quanto alla storia delle lenticchie... vedremo. Forse Arte ha delle storie nelle sue matite

artemisia comina ha detto...

il piatto di lenticchie è il protagonista di una storia raccontata in uno dei libri più famosi al mondo..

isolina ha detto...

e questo tuo disegno....incantevole

cuocaingiardino ha detto...

lenticchie...
ne ho gran riserve per tutte le stagioni, in estate con bocconcini di pesce o velocemente con bottarga generosa sia di muggine (allora non salo le lenticchie) che di tonno e verdure dell'orto a julienne

Anonimo ha detto...

tutte le insalate con le lenticchie sono da urlo, appena tiepide poi ancora meglio. con salsicce ma anche con formaggio di capra, in inverno e in estate...
io mesi fa mi sono cibato ossessivamente (come mi capita con le nuove scoperte) con questa insalata con olio di noce e grasso d'oca:
http://qbbq.wordpress.com/2011/03/06/insalata-lenticchie-grasso-oca-fragole/


+ ISO: riportati dalla provenza dell'olio di noci che qui da noi, perlomeno a MIlano, si trova con diffcoltà e costa un patrimonio + veramente speciale
ciao
stefano

isolina ha detto...

stefano: noci e nocciole entrambi quasi sempre presenti da me. Ma sono così delicati, facile che prendano il rancidino.

Anonimo ha detto...

Artè.. a me le lenticchie , oltre che a piacere ed a mangiarle d'inverno per abitudine - l'ammetto-, ricordano una storia di Sergio Tofano. Sono rcordi sfuocati però... e sono certa che anche nei testi sacri se ne parla..ma non sono afferrata.
Ci racconti please???
Clelia

artemisia comina ha detto...

cercato e trovato (san web):

Mille favole si concludono con le nozze fra i due protagonisti, che si sono a lungo cercati e a lungo vivranno poi felici e contenti. Ma felici e contenti non sembrano proprio Carluccio Ottantaquattresimo, re dei Capogiri, e la figlia dell'imperatore di Poponia, che stanno per sposarsi all'inizio della "Principessa dalle lenticchie". Carluccio odia gli umili legumi, e le lentiggini della promessa sposa glieli ricordano: saranno necessari dieci anni di guerra e una drastica dieta per rimettere a posto le cose.

cercare Tofano, La principessa delle lenticchie.

PS: grazie Clelia :))

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