sabato 12 marzo 2011

Zuppa di verza e pecorino con pane carasau



 
Di Artemisia

Questa famiglia di zuppe declinabili all'infinito - pane carasau, un brodo, del pecorino, erbe, carne o verdure - mi garba assai e continuo a suggerirla. Servitela calda; è una zuppa soda, poco bagnata. Fatta per Marzo 2011. La cena dei limoni confit. La pensosa, preziosa Alice era con noi. Altre zuppe AAA di questo tipo: zuppa sarda di agnello e finocchiella, zuppa di zucca, ricotta e salvia, zuppa di zucca e verza.

Questa volta è stata così assemblata (per sei):

una piccola verza sbollentata e a pezzi, abbondante fiore sardo semistagionato più che buono grattugiato (100g almeno), foglioline di mentuccia o nepitella che dir si voglia (un bel ciuffetto, non lesinate).

Fate strati in una taglia da forno, iniziando e finendo con il pane carasau e il pecorino, salando e pepando con pepe nero appena macinato.

Quindi versate una tazza di brodo di agnello nella teglia.

Forno già caldo a 180/200° per 30'.






3 commenti:

isolina ha detto...

Mi attizza veramente molto, anzi di più!

Neve* ha detto...

Sicuramente buonissima.

artemisia comina ha detto...

suggerisco ogni versione, ad libitum.

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