






Ho già fotografato questo demone grignante, senza esitazioni una delle mie teste preferite a Venezia; questa volta lo ritraggo insieme a suo fratello, il leone contiguo che ha lo stesso medesimo grifo.
Credo si tratti di pietre erratiche, di cui Venezia è piena: pietre che persa la loro collocazione originale, vengono recuperate incastonandole in edifici successivi. Queste sono incastrate nel campanile troncato della sconsacrata Chiesa di Santa Margherita.
Mentre i draghi sembrano più intrinseci, nati con quei mattoni.
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